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Quello che le donne non dicono, ma pensano…

di Antonella Debora Turchetto*

Quello che Nadia non dice, ma pensa. ATVO Italbus ACTV… Nadia, single di Noale, in biglietteria: “ Mi dia per favore un abbonamento mensile lavoratore Noale Venezia. Uno ,sì, sono single eh eh , la bolletta del gas me la pago tutta da sola”. Rimugina tra se: “In realtà non la pago, tengo direttamente spenta la caldaia e mi accendo la stufetta elettrica in camera prima di andare a letto,  Fanno così anche Aldo e la Chetti perché hanno il mutuo e due bambini e anche se guadagnano  due stipendi a fine mese hanno problemi.

Pare che le famiglie mononucleari in Italia, guarda caso , siano ad alto rischio di povertà e anche di disagio a causa della solitudine. La Betti però è sempre contenta, non si lamenta per la solitudine, forse perché suo marito la picchiava.  La Jessica è sempre alla ricerca del principe azzurro, ma invece  si caccia sempre nei guai e poi sta  peggio e si fa prescrivere gli antidepressivi.

In Gran Bretagna hanno fatto il Ministero per la Solitudine, perché ormai 9 milioni di cittadini britannici vive “in isolamento”.  In Italia quasi un terzo delle famiglie è composto da una persona sola. Ecco, così non mi sento sola ad essere single!

Non so che cosa chiedono i ricercatori nella inchieste sulla solitudine: ”Vivi sa sola?” “Ti senti sola? “ Sono due cose ben  diverse e comunque io avrei chiesto : “ Hai paura della solitudine?” Questo è il problema , come diceva quel principe danese.

Secondo me il pericolo per il benessere delle persone  scaturisce dal terrore della solitudine, che fa fare alla gente le scelte controproducenti , in grado di rovinargli la vita. Dal partner “sbagliato”(con garanzia di infelicità garantita), al super impegno (lavoro sport cultura volontariato ), al “comprati un animale da compagnia” (così rendi ancora più improbabile  la vita sociale).

Guarda la Sara con il nuovo cagnolino, praticamente non viaggia più, si è resa la vita ancora più complicata, ma lei  è contenta così. La paura  del dolore fa soffrire più del dolore stesso, credo davvero che la gente vada in panico all’idea di una domenica vuota, mentre potrebbe anche succedere che uno si fa i fatti suoi e alla fine della giornata dica: “Guarda che bene che sono stata, anche da sola”.

Non occorre essere padroni del mondo , basta essere padroni  di se stesse. Quasi quasi mi appoggio con la testa sul finestrino e faccio un pisolino fino a casa, tanto sono in corriera e non in treno….”


turchetto*Ginecologa – Psicoterapeuta (Venezia)

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