Ciao Lucy,
sono Sciliar. Sono anch’io un cane un po’ speciale. Ho un problema a un occhio, un glaucoma, che il pastore che mi aveva con sé quando ero cucciolo ha trascurato. Allora vivevo assieme alla mia mamma e al mio papà, purtroppo tenuto a catena, e ai miei 9 fratelli. Un giorno sono arrivate due persone, mamma e figlia, che mi hanno portato a casa con loro e mi hanno curato. Dicono che sono stato io a sceglierle e forse in parte è vero. Così ho un occhio opaco che al momento per me non è un grande problema: quasi mi dimentico di lui, devo solo stare attento a non infilarmi in mezzo a piante o ostacoli che non riesco a vedere e che potrebbero ferirmi.
Per il resto sono un giovane cane a chiazze, di quelli usati nelle Dolomiti di Brenta come cani da pastore. Il mio nome è il nome di un imponente massiccio montuoso dell’Alpe di Siusi, Sciliar appunto.
Mi piacerebbe raccontarti qualche mia avventura, degli animali e dei luoghi di cui sono venuto a conoscenza, ma preferisco che lo faccia Carlotta, è lei la persona che mi ha portato a casa, ha meno fiuto di me ma di animali se ne intende lo stesso.
