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Condhotel: ecco le regole per nuove formule di ricettività

Sta per essere pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la disciplina delle condizioni di esercizio dei condhotel, originariamente contenuta nel decreto “Sblocca Italia” del 2014. In seguito, ciascuna Regione ne disciplinerà le modalità per l’avvio e l’esercizio.Il presidente di Federalberghi Veneto, Marco Michielli, esprime soddisfazione per un “Fondamentale traguardo faticosamente raggiunto”.

La legge stabilisce che i condhotel sono esercizi alberghieri composti da una o più unità immobiliari ubicate nello stesso comune o da parti di esse, che forniscono alloggio, servizi accessori ed eventualmente vitto, in camere destinate alla ricettività e, in forma integrata e complementare, in unità abitative a destinazione residenziale, dotate di servizio autonomo di cucina. “La formula del condhotel – sottolinea Michielli – è da decenni già ampiamente diffusa a livello planetario e genera vantaggi per tutti: l’albergatore, grazie alla vendita di una parte dell’immobile, reperisce le risorse per riqualificare la struttura, che mantiene un assetto unitario; chi compra uno degli appartamenti può affidarne la gestione all’albergo (eventualmente riservandosene la disponibilità in alcuni periodi), realizzando un conveniente investimento; il cliente può usufruire di un nuovo tipo di offerta, senza rinunciare ai vantaggi e ai servizi tipici del pernottamento in albergo.”

Michielli evidenzia anche la peculiarità positiva del modello italiano: “Il condhotel può nascere in modo tradizionale dalla trasformazione in appartamenti di una porzione di un albergo esistente (non più del 40% della superficie) ma anche dall’aggregazione a un hotel di un certo numero di appartamenti ubicati nelle immediate vicinanze (200 metri lineari)”.

“Sono certo che soprattutto questa seconda modalità porterà enormi vantaggi nella nostra regione – spiega Michielli – Contribuirà anche bonificare il mercato sommerso delle locazioni brevi, sin qui caratterizzato dal dilagare di un’offerta improvvisata e non di rado irregolare. Penso principalmente alla situazione nelle città d’arte come Verona, Venezia, ai centri termali di Abano e Montegrotto, ma anche alle spiagge e al lago. La nuova disciplina può essere utile anche per chi desidera affittare il proprio appartamento ai turisti operando nel rispetto delle regole: gli immobili potranno essere affidati a imprese alberghiere che li gestiranno in modo professionale, curando i vari adempimenti nel rispetto dei diritti dei consumatori, dei lavoratori e dei cittadini, dell’ordine pubblico e dell’equilibrio del tessuto urbano”. “La palla passa ora alla Regione – conclude Michielli – che ci auguriamo provveda con la massima celerità alla adozione dei provvedimenti di propria competenza, per rendere lo strumento pienamente operativo”.


 

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