La Lega si prende tutto, o quasi. Vola sia alla Camera sia al Senato oltre il 32 per cento. Il raggruppamento di centrodestra si pone come la prima forza con oltre il 48 per cento dei voti. M5s contenuto al 24 per cento, mentre il Pd riesce a superare di poco il 17 per cento.
Di seguito trovate i dati definitivi in Veneto (Fonte Consiglio Regionale)
I COMMENTI
Michielli (Confturismo) – “Subito una nuova legge elettorale”
“Il massimo dell’ingovernabilità causato dal combinato disposto tra una legge elettorale ineguagliabile rappresentazione del sonno della ragione che crea mostri e dalla propensione di noi elettori ad un voto di pancia al sud come al nord. Non ci resta che confidare nella ferma guida del Capo dello Stato e in nervi saldi e senso di responsabilità da parte degli odierni eletti perché la ripresina economica timidamente come è giunta può allontanarsi. – sottolinea Marco Michielli, presidente di Confturismo Vdeneto – Il Paese da un pezzo non è più centrale ed il resto del mondo non si ferma certo per noi, si limita a osservare, giudicare e procedere di conseguenza.
Urge quindi una legge elettorale “la qualsiasi” ma comprensibile e che funzioni per un nuovo ricorso alle urne, e nel frattempo che noi elettori prendiamo atto che le contrapposizioni ideologiche sono un retaggio di quando appunto c’erano le ideologie e che votare col portafoglio potrà portare risultati migliori che col cuore o la pancia”.
Zanon – Presidente Confcommercio Veneto – “Rilanciare il lavoro”
Continueremo a immaginare che difficoltà del Paese dopo il voto non cambieranno come per magia. Quello che avevamo chiesto ai candidati di tutti gli schieramenti è ancora tema su cui lavorare sodo. Se vogliamo il recupero occupazione e la ripresa delle imprese, temi centrai del nostro ‘manifesto’, chiediamo innanzitutto l’eliminazione degli aumenti dell’Iva previsti per il 2019, la riduzione e semplificazione della tassazione locale, la web tax per le multinazionali dell’e-commerce. Sul fronte dell’occupazione, riteniamo indispensabile proseguire nella riduzione strutturale del costo del lavoro e nell’individuazione di uno strumento per quello occasionale. Tra gli altri temi prioritari, diciamo ‘no’ a ulteriori liberalizzazioni e, per quanto riguarda il credito, auspichiamo il rafforzamento degli strumenti di microcredito imprenditoriale. Per le infrastrutture e i trasporti, regole più semplici per tempi più rapidi di realizzazione di quelle opere che (anche) il Veneto attende da tempo. Per le città, la necessità di una strategia nazionale per la riqualificazione urbana e la progettazione commerciale, anche attraverso misure fiscali che stimolino l’apertura di nuove attività nei centri urbani.
Berlato (FdI) “Importante risultato di Fratelli d’Italia nel Veneto”
“Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto da Fratelli d’Italia in Veneto – questo il commento a caldo espresso dal Coordinatore regionale del Partito, Sergio Berlato, che fa notare come la percentuale ottenuta in Veneto sia più alta rispetto alla media nazionale ottenuta dal Partito di Giorgia Meloni, nonostante la convivenza in Veneto con un partito come la Lega che spopola con un risultato che va ben oltre il 32%- sottolinea Sergio Berlato – Alla luce di questi riscontri oggettivi, oltre al successo dei nostri due parlamentari eletti nei collegi uninominali della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, siamo riusciti ad eleggere altri due deputati e un altro senatore nei collegi proporzionali che saranno assegnati nelle prossime ore in via definitiva. I dati certificano dunque un successo di Fratelli d’Italia del Veneto che è stato reso possibile solo grazie al lavoro dei nostri dirigenti e di tutti i militanti che hanno messo anima e corpo in una competizione elettorale difficile. Come coordinatore regionale del Partito – ha concluso Sergio Berlato – desidero ringraziare tutti coloro che hanno creduto nella nostra proposta politica, riservandoci il loro consenso”.