Il grasso come alleato? Sì, proprio quello contro il quale lottiamo e che ci crea a volte molti disagi può diventare un nostro amico. come ci spiega il chirurgo plastico Stefano Bezzi. “Il grasso è spesso percepito come un nemico contro cui combattere con tutte le proprie forze. ma non sempre è così – spiega il dottor Bezzi – come spesso si rivela un prezioso alleato. Come nel caso del lipofilling.
Di cosa si tratta?
“Consiste nel prelevare il proprio tessuto adiposo da zone in cui è presente in maggior
quantità e trasferirlo in zone dove è carente. Il successivo innesto di cellule adipose consente di riempire rughe profonde, dare volume e definizione ad uno zigomo che ha ceduto, riempire una guancia scavata. Inoltre, è estremamente efficace nel trattare le cicatrici d’acne, gli avvallamenti post traumatici, cicatrici o qualsiasi altro difetto in cui ci
sia un deficit di volume da colmare. Infine, utilizzando un tessuto che fa parte del proprio organismo, non si hanno intolleranze o reazioni allergiche”.
E’ una tecnica dolorosa?
“Si effettua un’anestesia locale della zona da cui s’intende prelevare il grasso mediante una minilipoaspirazione (es. addome). Il grasso raccolto viene quindi sottoposto ad un processo di lavaggio e centrifugazione per purificarlo della parte liquida (siero, olio e sangue) che ne ridurrebbe la capacità d’attecchimento. Il procedimento si conclude con il reimpianto, effettuato sempre in anestesia locale, per mezzo di micro cannule depositando tante piccole gocce in strati sovrapposti perché l’effetto sia omogeneo, naturale e duraturo. Si può ripetere l’impianto a distanza di alcuni mesi per migliorare ulteriormente il risultato”.
Il dottor Stefano Bezzi
Il tempo di ripresa è lungo?
Il paziente presenterà un moderato gonfiore solo per alcuni giorni e potrà tornare rapidamente alle proprie occupazioni ed alla vita sociale. Attualmente sta riscuotendo un forte interesse nella Comunità Scientifica Internazionale, l’utilizzo nei trattamenti anti-invecchiamento, delle cellule staminali contenute nel grasso per il loro intenso
effetto rigenerante. Si è infatti osservato che negli interventi in cui si è innestato del tessuto adiposo, si è potuto osservare un notevole miglioramento della qualità della pelle, della sua compattezza e texture, una maggiore luminosità del viso. La nuova tecnica “ Nano fat grafting” consente di prelevare il grasso in maniera differenziata,
utilizzando cannule di diametro e fori di misure diverse, a seconda dell’obiettivo che si intende realizzare. Cannule con fori più grandi garantiscono una maggiore integrità delle cellule adipose e permettono un più efficace effetto volumetrico. Minore sarà la dimensione del foro di prelievo, maggiore sarà il trauma per le cellule adipose e minore il numero di cellule vitali prelevate. Tuttavia, è proprio il trauma a favorire una maggiore liberazione di cellule staminali e la possibilità di utilizzare aghi molto sottili per il loro innesto nei tessuti sottocutanei anche superficialmente”.