Pasqua e turismo: la sorpresa è il pienone alle terme, buone le prenotazioni anche in montagna (meteo permettendo), mentre tra le città d’arte sorride Verona. È quanto emerge dall’indagine di Federalberghi Veneto nelle strutture associate. “Un periodo piuttosto buono per il turismo – commenta il presidente regionale e vicepresidente nazionale Marco Michielli – Rimangono ancora alcune determinanti criticità, come il dilagare di strutture ‘non meglio identificate’ che esercitano una concorrenza scorretta sia nei confronti del fisco che dei consumatori, che delle imprese regolari.
Per il resto, registriamo con piacere l’ottimo andamento delle terme con gli alberghi che sfiorano il sold out, mentre per quanto riguarda la montagna sappiamo che prenotazioni e disdette sono dettate dagli sciamani del meteo terrorismo”.
MONTAGNA-Dolomiti
Cortina. Nella perla delle Dolomiti sorridono di più gli hotel di piccole e medie dimensioni, che finora registrano quasi il 100% delle camere occupate, mentre le strutture più grandi subiscono i capricci del meteo, che prevede sole a Pasqua e Pasquetta, ma anche tanta neve per domani (sabato), e vedono scendere la percentuale di occupazione delle stanze intorno al 60%. A dirlo è la presidente dell’Associazione albergatori di Cortina Roberta Alverà, che confida nella voglia, e nella possibilità, di sciare dei turisti, che quest’anno potranno contare sull’apertura degli impianti fino al 1° maggio.
Belluno. Anche qui, secondo le previsioni dell’Arpav, ci sarà neve il sabato e sole nei due giorni successivi. “Affidiamoci a enti seri per le previsioni”, invita il presidente di Federalberghi Belluno Walter De Cassan, decisamente irritato nei confronti di quei siti che un mese prima prevedono lampi, tuoni, bufere e bombe d’acqua per essere poi puntualmente smentiti. “Nel frattempo però chi si affida a siti che non hanno nulla di scientifico (non si possono fare previsioni a un mese e nemmeno a 15 giorni) rimane a casa o cambia destinazione per poi, spesso, pentirsene”, dichiara De Cassan. Gli hotel del Bellunese hanno finora registrato prenotazioni per il 70% delle camere, un dato tutto sommato in linea con la normale stagione, anche considerato il fatto che Pasqua quest’anno è vicinissima all’Epifania e le tasche di tante famiglie consentono di scegliere uno fra i due periodi di vacanza.
TERME
Abano e Montegrotto. “Sfioriamo il sold out in tutto il territorio termale per 3 notti, quelle che vanno dal 30 marzo al 2 aprile – spiega Emanuele Boaretto, presidente di Federalberghi Terme – è l’inizio di un mese che da, fin dal principio, interessanti soddisfazioni, sia per la consueta apertura di stagione, sia per i due ponti che sanciranno l’ultima settimana di aprile”. Saranno perlopiù i turisti italiani a frequentare i circa 90 hotel di Abano e Montegrotto, che nella fascia più alta registrano ottime prenotazioni anche da parte dei russi, mentre gli ospiti di lingua tedesca sono soprattutto quelli fidelizzati negli anni. Ogni struttura ha programmato diverse forme di animazione, con intrattenimenti musicali o scampagnate sui Colli Euganei, oltre alle aperture straordinarie delle piscine anche in orario serale.
CITTA’ D’ARTE
Verona. Nella città dell’amore gli hotel registrano il 90% di occupazione delle stanze, un risultato trainato anche dagli eventi, a cominciare dalla mostra dedicata a Botero e aperta fino al 22 aprile, per continuare con i Campionati del Mondo di scherma cadetti e giovani, dall’1 al 9 aprile. “Bene le iniziative, bene il tasso di occupazione negli hotel – dichiara il presidente degli albergatori veronesi Giulio Cavara – C’è però la sensazione che quest’anno i prezzi medi delle camere si sia notevolmente abbassato per effetto di una concorrenza non sempre corretta da parte di molte strutture che operano avvolte nella nebbia. Il nostro obiettivo, sempre, è quello di innalzare il livello della qualità, ma c’è un’offerta troppo vasta, che sta invece premiando la quantità. Chiediamo alla Regione che batta un colpo con un intervento deciso sulle locazioni turistiche. Siamo nello stesso mercato? Occorrono regole uguali per tutti, altrimenti si danneggiano l’erario, i consumatori, le imprese e l’immagine delle nostre città”. Anche a Verona saranno perlopiù italiani i turisti maggiormente presenti a Pasqua.
Venezia. Anche il presidente dell’Ava, l’Associazione veneziana albergatori Vittorio Bonacini si scaglia contro gli sciamani del meteo, dopo che un sito ha lanciato l’allarme acqua alta per le vacanze di Pasqua, provocando una pioggia di disdette. “Quante più corbellerie riescono a produrre, tanti più banner pubblicitari raccolgono – dice – è triste che il nome di Venezia venga strumentalizzato in questo modo, questa cosa deve finire”.
A tutt’oggi, comunque, l’occupazione delle camere nella città lagunare è prevista intorno all’85%. “Si tratta di una Pasqua che, malgrado nel calendario sia ‘alta’, rappresenta un momento di confronto negativo se messo a confronto con i dati dello stesso periodo del 2017 – spiega Bonacini – Una situazione dovuta anche al prolungarsi della stagione sciistica. Resta sempre tutta da valutare la variabile della prenotazione ‘last minute’, sempre molto forte sia attraverso il web che con prenotazione diretta all’hotel”.
Per quanto riguarda la provenienza dei turisti, sono molte le richieste giunte dal mercato asiatico e orientale, anche se quello americano è ancora abbastanza sostenuto.
Chioggia. Sarà una buona Pasqua anche a Chioggia, dove il presidente degli albergatori di Chioggia e Sottomarina Giuliano Boscolo Cegion spiega che la campagna di promozione all’estero, soprattutto in Germania, sta dando i suoi frutti. Nella località del Veneziano è aperto il 50% delle strutture alberghiere, che registrano un’occupazione delle camere dell’80% da parte di turisti italiani e di lingua tedesca.