di Lucio Leonardelli*
Presentata ufficialmente stamane a Portogruaro la 36ima edizione del Festival internazionale di Musica, organizzato dalla Fondazione Musicale Santa Cecilia, con la direzione artistica del Maestro Enrico Bronzi, che si svolgerà nella Città del Lemene e in altre località del Veneto Orientale, tra cui le località turistiche di Bibione e Caorle, dal 21 agosto al 4 settembre.
L’edizione di quest’anno ha come tema “Illuminazioni. La musica veggente”, un’indagine sulla capacità visionaria della musica. Testi poetici o letterari, repertori iconografici di ogni tipo hanno, nel tempo, spinto i compositori a misurarsi con la potenza dell’immagine o della parola. Il tema 2018 riporta subito al matrimonio tra la musica e le altre forme del pensiero umano, alla sua unione con il cinema, la poesia e la letteratura, il teatro, del suo legame con l’immagine e con il simbolo. Al di là dei confini dell’Opera, del Dramma Musicale o del Lied, è nella musica strumentale che si genera talvolta un più sfumato e seducente legame con l’universo della visione.
La musica si fa qui immagine o racconto. In alcuni casi il gioco è basato su regole chiare, soprattutto entro i confini della cosiddetta musica a programma, mentre altre volte prende forme più sfuggenti e seduttive, nel momento in cui cessa di porsi su un piano descrittivo per varcare la soglia dell’evocazione o del simbolo.
Tutti questi legami saranno esplorati nelle tre settimane del Festival, che quest’anno mette in calendario un ciclo principale di otto (8) concerti che si svolgeranno al Teatro Russolo di Portogruaro con artisti di levatura internazionale. In totale saranno quarantuno (41) gli eventi, tra esecuzioni musicali e le tradizionali conferenze di Penombre, che porteranno nomi di spicco nel panorama italiano della critica musicale: Quirino Principe, Renato Morelli, Giovanni Bietti, Roberto Calabretto e Gianluca Cascioli.
Evento di respiro sempre più internazionale, capace di farsi promotore del nome della cittadina veneta fuori dai suoi confini, il Festival di Musica di Portogruaro è ormai un evento irrinunciabile dell’estate portogruarese. Quest’anno il Festival sarà arricchito anche dalla partnership con RAI Radio 3, che trasmetterà nel corso della sua programmazione le registrazioni di due dei concerti in programma.
«Dopo l’edizione monografica su Mozart dello scorso anno, per questa edizione del Festival abbiamo preso in prestito il nome dall’ultimo ciclo poetico di Rimbaud “Les Illuminations” che Benjamin Britten, grande musicista inglese, musica in “Illuminations”, brano che sarà eseguito anche nel cuore del programma della manifestazione il 27 agosto dal tenore Toby Spence e da tutti i docenti delle Masterclass di strumenti ad arco del festival.
Il risultato che arriverà al pubblico sarà quello di un festival molto colorito; quasi nessuno dei brani eseguiti si chiamerà Sonata o Concerto, ma tutti avranno un titolo, con un rimando a una fonte extramusicale.
La musica da camera si popolerà di figure e paesaggi, fiabe e racconti. Dall’astratta purezza del suono vedremo sorgere la Valle d’Obermann, l’Egmont goethiano, i ‘Balli di Sfessania’ di Callot, le creature hoffmaniane, la Lega dei compagni di Davide del mondo schumanniano, e ancora la leggenda dello Zar Berendey, l’Angelo di Fuoco e i demoni di Brjusov, l’inesistente tenente Kijé, le trovate di Till Eulenspiegel, gli specchi raveliani, il Bonaparte rinnegato del primo progetto dell’Eroica» ha sottolineato il Maestro Enrico Bronzi, direttore artistico del Festival per l’undicesimo anno consecutivo.
“La Fondazione Musicale Santa Cecilia – ha invece dichiarato Paolo Pellarin, Presidente della Fondazione – assolve, anche attraverso il Festival, alla più ampia diffusione della cultura musicale e alla ricerca in campo musicologico. Ma il Festival è anche occasione per costruire un vero sistema integrato tra offerta turistica e culturale degna di interesse e ben strutturata”
“Nel portare il saluto anche del Presidente Luca Zaia, come Regione Veneto, partecipando direttamente con un contributo importante, posso garantire nel proseguo di un’assoluta vicinanza al Festival che per il suo respiro internazionale e richiamo mediatico costituisce anche in ambito regionale un’eccellenza di cui andare fieri” ha sottolineato il consigliere regionale Fabiano Barbisan nel suo intervento per conto, appunto, della Regione.
A sua volta il Sindaco di Portogruaro Maria Teresa Senatore, nel portare anche il saluto del Sindaco della Città Metropolitana Luigi Brugnaro, ha rilevato che si tratta di “una manifestazione importante per Portogruaro, che dà lustro alla città e la rende nota in tutta la Regione e anche al di fuori, mettendo in risalto il rilievo sociale e geografico delle realtà culturali di Portogruaro, nonché l’eccellenza musicale. Invito tutti a presenziare agli incontri del Festival e ad ascoltare gli incontri di calibro internazionale che grazie ad esso abbiamo il piacere di ospitare. Il Festival Internazionale di Musica è la testimonianza di come Portogruaro sia luogo di esperienza e di approfondimento musicale“.
A guidare gli spettatori in questo viaggio tra parola, colore e musica ci saranno artisti del calibro di Angelika Kirchschlager (22 agosto con il ciclo liederistico schumaniano Vita e amore di Donna), mezzosoprano, una delle più importanti interpreti di canto da camera dei nostri giorni. E ancora Francesca Dego, talento eccezionale e precocissimo, finalista al Premio Paganini di Genova e astro nascente del violino. Due le grandi orchestre presenti in questa edizione: una è l’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, che, con Enrico Bronzi in veste di direttore e solista, aprirà il Festival martedì 21 agosto alle 21 al Teatro Russolo di Portogruaro. Il programma comprenderà musiche del grande compositore russo Sergej Prokof’ev, in particolare la Sinfonia n.3, le musiche per il film Lieutenant Kijé e il Concertino per violoncello e orchestra, opera di ascolto raro. Da segnalare il progetto, unico in Italia, che la OTO sta sviluppando che coinvolge 40 musicisti under 30 selezionati tra i migliori dei conservatori italiani.
Chiude il Festival, venerdì 14 settembre, la seconda orchestra ovvero l’Orchestra della Toscana. Quello della ORT è un gradito ritorno al Festival; molto apprezzata anche nelle precedenti apparizioni quest’anno sarà sul palco del Teatro Russolo con Francesca Dego al violino, diretti da Enrico Bronzi.
Non meno importanti le attività che, come da tradizione, il Festival allarga al territorio del Veneto Orientale, con il “Festival Metropolitano”, un progetto sostenuto anche quest’anno dalla Fondazione di Venezia e della Fondazione Santo Stefano Onlus, a dimostrazione del fatto che la Fondazione Musicale Santa Cecilia è una risorsa nel panorama musicale per l’intero territorio metropolitano e regionale. Un’occasione, inoltre, per costruire un vero sistema integrato di offerta turistica, che unisca al soggiorno marittimo delle vicine località balneari, anche un’offerta culturale degna di interesse e ben strutturata.
*Giornalista