L’Irccs San Camillo ha un nuovo campo da tennis. E lo deve grazie all’investimento
fatto da Giovanni Galifi, 43enne ospite della struttura con la passione per lo sport, e la famiglia Russo del Lido di Venezia, che si è offerta di sponsorizzare parte dell’investimento per il ripristino del manto. Un legame, quello tra la struttura e Galifi, che si è costruito nel tempo: «Ogni anno vengo qui da Conegliano Veneto per due mesi per fare riabilitazione, dato che da dieci anni a causa di un incidente sono in carrozzina». E poiché all’interno dell’ospedale a carattere scientifico c’è la
possibilità di praticare sport come vela, tiro con l’arco, ping-pong, bocce, calcio-balilla e, appunto, tennis, la volontà era quella di riqualificarne il campo: «Sono state eliminate le crepe in maniera da far sì che ora si possa praticare il tennis al top. Ho scelto lo sfondo blu, come gli Us Open, e si chiamerà San Camillo Central Court». A riprova del legame che si è instaurato tra tutta la realtà ospedaliera e gli ospiti, Galifi ha voluto precisare: «Ci tenevo a fare questo regalo per valorizzare la struttura e dare l’opportunità a tutti di praticare sport, anche a chi soffra di disabilità. L’intervento è stato sostenuto da me e dalla famiglia Russo del Lido». L’energia dell’ospite del San Camillo è tale per cui la volontà sormonti ogni ostacolo: «Sarà un’opportunità di inclusione sociale – spiega – perché il fatto che qui si possa fare riabilitazione divertendosi è un valore aggiunto: lo sport è una grande leva motivazionale. Poter contare sull’accordo che il San Camillo ha con il Comitato Italiano Paralimpico è di grande significato per chi debba ricominciare. Non è vero che chi sia disabile abbia qualcosa in meno, dal mio punto di vista il disabile ha qualcosa in più e può fare sport sia da amatore che a livelli più alti». E la riprova è il risultato raggiunto da Galifi proprio grazie alla passione praticata anche al San Camillo: «In un anno da quando ho iniziato, qui, a giocare a tennis, ho raggiunto la possibilità di confrontarmi con il campionato italiano a Pistoia che inizierà a fine agosto.
Certo, mi batterò con atleti di caratura, e io mi alleno solo il sabato, ma è già un successo il poter esser presente».
Contento per l’iniziativa il direttore generale dell’Irccs San Camillo Francesco Pietrobon: «Non possiamo che ringraziare le persone come Giovanni Galifi, che danno un valore aggiunto alla nostra struttura. Cerchiamo di fare sempre il meglio per i nostri ospiti, vedere che chi venga a curarsi qui, anche da fuori provincia, sia così legato al San Camillo è per noi un vanto e una testimonianza del fatto che svolgiamo un ottimo lavoro. Ringrazio inoltre di cuore la famiglia Russo, che ha avuto la generosità e la sensibilità di aiutarci».
Lo stesso direttore generale ha voluto quindi precisare l’importanza di fare sport: «Avere un campo da tennis rinnovato ci permette di offrire un servizio in più a livello sportivo e non, oltre a quelli che già abbiamo, a chi scelga di frequentare il nostro istituto».
Nella foto da sinistra Giovanni Galifi (in basso), il direttore generale dell’Irccs Francesco Pietrobon, Teodoro Russo