di Lucio Leonardelli*
La Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia è disponibile per l’emergenza determinata dal crollo del Ponte Morandi a Genova. Lo ha confermato il Governatore della regione Massimiliano Fedriga intervenendo oggi a Rimini, assieme ai colleghi di Lombardia e Liguria Attilio Fontana e Giovanni Toti e al presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi, al dibattito Benvenuti al Nord nell’ambito del Meeting Amicizia tra i Popoli.
Nel corso dell’incontro, Fedriga ha ribadito la disponibilità della Regione rispetto all’invio della Protezione Civile nel capoluogo ligure sostenendo quanto all’azione sul campo debba subito essere affiancata quella di identificazione delle responsabilità.
A proposito poi di infrastrutture, il governatore ha evidenziato l’importanza del controllo diretto delle istituzioni sulle grandi opere, portando a esempio la propria esperienza di commissario per la Terza Corsia della A4, ruolo assunto a seguito della sua nomina a Presidente della Regione come previsto dal decreto istitutivo del 2008 da parte dell’allora Governo Berlusconi.
Riferendosi ai nodi legati alle normative europee, Fedriga ha auspicato di riuscire a ottenere nuovamente, in sinergia con il Veneto, la concessione per la rete autostradale attualmente in capo ad Autovie Venete, per la quale è già stata costituita dalle due regioni, con la maggioranza in capo al Fvg, una newco cui l’Unione Europea valuterà a partire da settembre la possibilità di concedere non tanto una proroga quanto una nuova concessione di 30 anni.
“A breve – ha sottolineato Fedriga – avremo una splendida autostrada che ci auguriamo possa essere pronta addirittura in anticipo rispetto alla tabella di marcia. Dobbiamo però velocemente pensare al potenziamento di tutto il resto della rete viaria che, oltre al traffico comune, serve importanti realtà industriali”.
Sull’ipotesi di una holding autostradale del Nord Est che è stata rilanciata dal Governatore del Veneto Luca Zaia (riprendendo, di fatto, quella che era una soluzione prospettata ancora agli inizi del Duemila da Giancarlo Galan quando nacque la Confederazione delle Autostrade del Nord che però non ebbe vita lunga per l’ostracismo, in particolare, di Autobrennero e anche di Autovie, ndr) è intervenuta intanto l’ex presidente del Fvg e parlamentare Pd Debora Serracchiani la quale ha fatto presente che “tale ipotesi esiste da tempo, ed è stato anche guardando a questa ipotesi che abbiamo pensato di costituire una newco che subentrasse ad Autovie Venete.”
“Certo occorre fare le cose con molta ponderazione, prudenza e tenendo ben ferma la nostra barra – ha aggiunto – perché il Friuli Venezia Giulia con Autovie deve essere protagonista, non diventare un asset a disposizione dei progetti del Veneto”.
“ La visione di un’alleanza territoriale che aumenti la competitività di un’area fortemente produttiva – ha inoltre sottolineato l’esponente Dem – è stata alla base di questa idea della holding, che risponde a esigenze specifiche in condizioni non replicabili. Siamo però ancora ai primi passi, visto che con il nuovo Governo tutto è sembrato rallentare: confido che la pressione congiunta dei vertici istituzionali del Nord Est risolva l’impasse nei tempi richiesti”.
“Nel frattempo, proprio sulla base della mia passata esperienza di presidente di Regione, non posso che unirmi – ha concluso Serracchiani – alla preoccupazione espressa da presidenti come Zaia e Toti in merito a una generale statalizzazione delle concessioni”.
*Giornalista