di Lucio Leonardelli*
“La notizia della scomparsa di Inge Feltrinelli ci coglie alla seconda giornata del festival, e qui il rammarico si fa ogni minuto più forte e condiviso. Sembra persino impossibile che Inge Feltrinelli non ci sia più: la sua presenza, lo slancio impresso alla vitalità della scena letteraria del nostro tempo sono stati così profondi e duraturi che credevamo non se ne sarebbe mai andata”.
Lo ha dichiarato il direttore artistico di pordenonelegge, Gian Mario Villalta. “E forse per certi versi sarà davvero così – ha aggiunto – nel giro di poche settimane hanno preso commiato due personalità che, come poche altre, si sono spese per la promozione della lettura e del suo tramite privilegiato, il libro: Cesare De Michelis, lo scorso agosto, e oggi appunto la signora Feltrinelli. Non ci resta che cercare di raccogliere il loro testimone”.
La19° edizione di Pordenonelegge 2018, il festival del libro con l’autore in programma nel capoluogo della Destra Tagliamento fino a domenica 23 settembre, si è intanto aperta con la dedica a Pierluigi Cappello al Teatro Verdi.
La cerimonia di inaugurazione è avvenuta con la presenza Susanna Tamaro, Gian Mario Villalta Alessandro Fo e Federica Magro che hanno presentato in anteprima l’opera omnia, inclusi alcuni inediti, del poeta friulano“Un prato in pendio. Tutte le poesie1992 – 2017” (BUR Rizzoli).
Susanna Tamaro, in particolare, ha poi sfogliato per la prima volta in pubblico il suo nuovo libro dedicato a Pierluigi Cappello,“Il tuo sguardo illumina il mondo”(Solferino). Un’occasione per ricordare affettuosamente il grande artista e il grande amico Pierluigi, a quasi un anno dalla sua prematura scomparsa.
“Dedicare la cerimonia di apertura al poeta Pierluigi Cappello – ha detto il Governatore del Fvg Massimiliano Fedriga – significa non solo ricordare un grandissimo autore ma anche la storia di questa terra, una lingua, una tradizione e la sua cultura”.
Accompagnato per l’occasione dal presidente del Consiglio regionale, Pier Mauro Zanin, dall’assessore alla Cultura, Tiziana Gibelli, e da numerosi consiglieri regionali, Fedriga ha voluto ricordare la forza che si è costruita nel tempo questo appuntamento, “sul quale hanno scommesso gli organizzatori anche quando non erano in molti a credere sulle potenzialità della cultura”.
Il governatore ha poi evidenziato come il festival rappresenti qualcosa che appartiene non solo a Pordenone e al Friuli Venezia Giulia ma sia un patrimonio anche per il nostro Paese, grazie alla grande capacità di attrarre lettori da ogni angolo della penisola.
“Questo evento – ha aggiunto Fedriga – ha permesso di dare un nuovo volto al Nordest, che ora non viene più visto solo come motore economico ma anche come grande forza culturale per l’Italia”.
A margine della cerimonia di apertura, anche l’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli ha voluto ricordare come Pordenonelegge abbia inanellato, anno dopo anno, numerosi successi.
“È particolarmente importante – ha detto l’assessore – vedere come anche i giovani siano interessati e coinvolti in questa manifestazione, dando il loro prezioso contributo alla perfetta riuscita di una kermesse culturale dal sapore sempre più nazionale. Ho visto crescere molti festival – ha concluso Gibelli – ma gli organizzatori di Pordenonelegge sono sicuramente i più bravi”.
E’ stata invece Rosella Postorino, neo vincitrice del Premio Campiello 2018 con “Le assaggiatrici” (Feltrinelli), la protagonista della Serata di apertura della manifestazione. Rosella Postorino presenterà il suo libro anche in occasione del dialogo con Mariapia Veladiano in programma domenica 23 settembre (ore 15,30, Auditorium Vendramini).
Anche quest’anno, dunque, Pordenonelegge ha inaugura le sue serate nel segno di un gemellaggio letterario consolidato con il Premio Campiello. Una partnership che si è rinnovata anche per i Premio Campiello Giovani 2018: ieri infatti, sempre nel Convento di San Francesco,i riflettori si sono accesi sui cinque finalisti: la vincitrice Elettra Solignani con Alma Di Bello, Vincenzo Grasso, Alessio Gregori e Lorenzo Nardean.
*Giornalista