di Lucio Leonardelli*
Continua l’allerta in Friuli Venezia Giulia per quanto riguarda il maltempo in considerazione del fatto che, stando alle previsioni meteo, anche per domani sono previste piogge su buona parte della regione, soprattutto sulle Prealpi dove sono previsti anche forti temporali.
Oggi intanto il Governatore Massimiliano Fedriga, accompagnato dagli assessori regionali alle infrastrutture Graziano Pizzimenti e alle Autonomie Locali Pierpaolo Roberti, ha effettuato un sopralluogo in diverse zone della Carnia colpite dal maltempo dei giorni scorsi assieme al Ministro alle Infrastrutture Toninelli che, in precedenza, era stato in visita in alcuni comuni del Cadore nel bellunese.
L’esponente del governo, la cui visita fa seguito a quella effettuata dal capo del Dipartimento nazionale della Protezione Civile Angelo Borrelli, ha confermato, come riferito dallo stesso Fedriga, “l’immediata disponibilità del Governo nazionale a decretare lo stato di emergenza già dal prossimo Consiglio dei Ministri”.
Lo stesso Toninelli aveva peraltro anticipato nella sua pagina fb che “nei prossimi giorni il presidente del Consiglio Giuseppe Conte convocherà il Consiglio dei Ministri in cui delibereremo lo stato di emergenza per le zone più colpite dal maltempo, il primo passo per poter erogare celermente i fondi necessari a far fronte alle prime necessità e iniziare quindi a lavorare per tornare alla normalità.”
“Chi ha governato il nostro Paese negli ultimi 30 anni – ha scritto il Ministro – ad essere buoni, non ha fatto abbastanza per la tutela del territorio e per la lotta al dissesto idrogeologico. Così hanno finito per scassare la Penisola. Ora dobbiamo agire per uscire dalle continue emergenze e ricominciare a occuparci quotidianamente della salvaguardia della nostra bella e martoriata Italia”.
“La nostra regione – ha sottolineato da parte sua Fedriga a Toninelli – ha subito danni ingenti quantificati, per ora, in almeno 500 milioni di euro, 60 dei quali solo per ripristinare la viabilità principale, ma subito dopo ci sarà da intervenire anche sulla manutenzione di corsi d’acqua e laghi, in particolare quello di Barcis, che è stato riempito per un terzo da 10 milioni di metri cubi di ghiaia”.
Fedriga ha pure annunciato quest’oggi che il Ministero dell’ambiente a ha messo a disposizione 40 milioni di euro per attuare tutte le misure necessarie alla messa in sicurezza del territorio dai rischi idrogeologici. La conferma, a tale riguardo, è giunta nell’incontro ufficiale che il Governatore del Fvg ha avuto stamane a Trieste con il Ministero, rappresentato dal Sottosegretario Vannia Gava.
“Curare i fiumi e salvaguardare i boschi – ha rimarcato Fedriga – è il primo fondamentale passo nella prevenzione di situazioni drammatiche come quelle vissute la scorsa settimana, il cui impatto continuerà purtroppo, a dispetto dell’immediato stanziamento di risorse e dell’egregio lavoro svolto da tutti i soccorritori, a produrre disagi e difficoltà nei mesi a venire.”
“La contestuale tutela della sicurezza dei cittadini e del patrimonio ambientale – ha aggiunto – è un obiettivo verso il quale la Regione sta puntando con la massima decisione: non è un caso dunque che il Friuli Venezia Giulia sia la prima realtà ad aver intrapreso quel percorso virtuoso che ha permesso di reperire i fondi da investire sul territorio”.
“Un traguardo – ha concluso il Governatore – che è stato tagliato grazie all’impegno del Ministero dell’Ambiente, e in particolar modo del sottosegretario Vannia Gava, a cui vanno i ringraziamenti miei personali e di tutta la comunità regionale”.
Presente a parte del sopralluogo del ministro Toninelli anche a deputata del Pd Debora Serracchiani la quale si è poi incontrata con i sindaci di Paluzza e Ovaro, Massimo Mentil e Mara Beorchia,verificando assieme a loro i danni causati alle infrastrutture e alle aree boschive.
Serracchiani ha auspicato che “l’utilizzo dei fondi già stanziati avvenga senza ritardi” e ha indicato l’opportunità che si applichino delle “procedure semplificate per le attività di ricostruzione”, riferendosi in particolare alla “possibilità di utilizzare i materiali inerti che si trovano in loco”.
“Data la quantità di alberi che sono stati abbattuti – ha rilevato Serracchiani – bisogna vigilare affinché non si verifichino sprechi né speculazioni sul prezzo del legname. Nessuno deve approfittare della disgrazia che si abbattuta sulla nostra montagna”.
Infine la parlamentare dem ha ricordatoil protocollo esistente tra la Regione e Anas per la riqualificazione e messa in sicurezza della SS 52-bis Tolmezzo-Monte Croce Carnico, che prevede un investimento complessivo di oltre 63 milioni di euro, sulla cui disponibilità ha già rivolto un’interrogazione al ministro Toninelli.
*Giornalista