Ambiente al centro. La sua tutela, la salvaguardia della salute umana, ma anche quella di tutti gli abitanti dei nostri ecosistemi è diventato un percorso imprescindibile. Lo hanno dimostrato gli operatori del settore che a diverso titolo si sono confrontati a Conselve per tracciare una strategia che veda convivere chi dal nostro meraviglioso territorio trae profitto e chi vi abita.
Coltivare la terrà è un’arte nobile e restituire alla collettività i prodotti che da questo derivano non è solo un fatto commerciale, ma una missione. E ci sono modi diversi per farlo. C’è quello etico che mette la tutela dell’ambiente e dei suoi abitanti al centro. Ed è stato proprio questo il filo conduttore della serata dove viticoltori, apicoltori, istituzioni e scienza si sono confrontati per trovare una strada che consenta a tutte le realtà di trarre dal territorio il massimo beneficio, salvaguardandolo.
Start la moria delle api. Queste magnifiche creature che regalano un prodotto salutare e molto apprezzato e che rischiano l’estinzione a causa dei pesticidi che alcune colture, come quelle viti ad esempio, richiedono spesso.
A confrontarsi nella tavola rotonda: Franco Mutinelli, IzsVe (l’importanza delle api per la salute del territorio), Carlo Duso, UniPd (Una viticoltura senza pesticidi: soluzioni e questioni aperte), Lorenzo Furlan Veneto Agricoltura (Problematiche ambientali in agricoltura), Daniele Piccinin, Le Carline (Esperienza personale per una agricoltura ecosostenibile), Roberto Salvò, Regione Veneto (Nuove prospettive legislative a sostegno di un’agricoltura ecosostenibile) , Roberto Milan, Sindaco Bagnoli (Per un nuovo modello di agricoltura e società), Roberto Lorin, Cantina di Conselve (Obiettivi della Cantina di Conselve per l’eco sostenibilità del territorio).
L’incontro è stato organizzato dai comuni di Arre, Agna, Anguillara, Bagnoli, Candiana, Cartura, Conselve, Due Carrare, Terrassa e Tribano e dall’Ordine Medici Veterinari della Provincia di Padova con il patrocinio di Aulss 6, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Apat, ApaPad.
Tra le linee emerse: l’esigenza di consulenze super partes e mirate, una maggiore conoscenza del territorio e dei nuovi sistemi per tutelarlo, un gioco di squadra che veda tutte le forze in campo, il coraggio di osare nuove strade, la ricerca di un bilanciamento tra costi e benefici e una crescita di responsabilità. Obiettivo: coltivare nel benessere totale.

Marta Liliana Boresi