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Sicurezza stradale: no alcol, buon senso e casco. Il vademecum della Polstrada

di Gigi Fincato*

I soliti luoghi comuni li vedono nella parte dei cattivi, di quelli che fermiamo gli automobilisti per multarli. Ma il ruolo degli agenti della polizia stradale in realtà è molto più complesso e soprattutto totalmente a vantaggio di chi utilizza le strade.

In occasione dell’ultima edizione del Motor Bike Expo di Verona, al quale pa Poltrada ha partecipato con uno stand, abbiamo incontrato Bruno De Santis, commissario-capo della questura di Verona, che si occupa prevalentemente proprio di sicurezza stradale.

Bruno De Santis

Quanto importante è per voi la prevenzione?

Sicuramente molto, a cominciare dell’alcol-test, precursore di strumenti di questo tipo. Il consiglio per tutti è sempre quello di non abusare dell’alcol, ma vale soprattutto per i motociclisti, essendo i mezzi a due ruote un mezzo indubbiamente molto affascinante, ma che espone il conducente ad essere un utente della strada un po’ più debole rispetto ad altri mezzi, come la macchina. E prima di mettersi alla guida è bene anche fare un controllo generale del mezzo, che va dalle gomme ai freni; una panoramica, soprattutto strutturale, su quello che è il mezzo che si sta per utilizzare, ma prima di tutto, dato che in moto si è molto più esposti, quando ci si mette in sella evitare sostanze stupefacenti o alcoolici.

Il Nordest è storicamente terra di bevitori abitudinari, non ci si rende conto della pericolosità a livello di controindicazioni ed anzi si ritengono esagerate le leggi…

Non è così, perchè ci sono studi specifici; a prescindere da quello che è il background di alcol ingerito o l’abitualità, gli effetti delle sostanze alcoliche sono sicuramente nocivi e molto spesso arrivano all’improvviso, anche in situazioni che sembrerebbero essere indubbiamente calcolabili o gestibili da chi decide di assumere queste sostanze o queste bevande. Il consiglio è proprio quello di evitare assolutamente di guidare, perchè al di là della quantità, ci si espone a dei danni che possono essere sia personali, come farsi male in maniera autonoma, ma anche di mettere in pericolo pure l’incolumità degli altri utenti della strada.

A proposito di sicurezza, che altri consigli si possono dare ad automobilisti e motociclisti?

Prudenza sempre e per i bikers, indubbiamente, indossare il casco, perchè ci sono purtroppo zone dove il casco ancora non viene considerato come un obbligo di legge; non è per fortuna il caso del nordest, ma un occhio di riguardo va soprattutto ai ragazzi, anche nell’educazione a cercare di iniziare ad usarlo con delle moto che sono sempre più affascinanti, ma che portano comunque ad un’esposizione maggiore al pericolo.

Infine una curiosità, si truccano ancora i ciclomotori, come negli anni Settanta?

C’è ancora questo fenomeno, benchè ridimensionato rispetto ad esempio a 10-15 anni fa; è diventato più che altro un aspetto di nicchia, se pur ancora diffuso, non è più nelle modalità e nei numeri precedenti agli anni scorsi, perchè oltre alle modifiche relative alla sicurezza, si rischia di toccare l’impatto ambientale, quindi dell’inquinamento e del rumore ed i nostri agenti sono preparati ai controlli anche sotto questo aspetto.


gigi fincato   * Giornalista

 

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