di Gigi Fincato*
Avere un’auto personalizzata, con un colore unico, o farsela decorare con i colori della squadra del cuore, il logo della nostra ditta o addirittura usando disegni mimetici o che ricalcano un’opera d’arte. Si chiama car wrapping ed è un fenomeno che ha ormai varcato i confini della moda, per diventare un accessorio inserito nei listini di diverse case automobilistiche. Ne abbiamo parlato con Simone Roitero, titolare della Microstudio di Treviso, uno dei primi in Veneto a capire le potenzialità di questo fenomeno.
Intanto ci facciamo spiegare meglio in cosa consiste il car wrapping.
Si tratta di una tecnica che è diventata di moda, ma deriva dagli anni di applicazione di pellicole e prima ancora di decorazioni, che venivano e vengono fatti a scopo pubblicitario sugli automezzi.
Oltre che per motivi estetici, la pellicola che viene applicata sulla carrozzeria può servire anche come protezione?
Negli anni le pellicole utilizzate si sono evolute, al punto da diventare talmente belle e con finiture speciali, che adesso possono essere applicate anche sulle vetture di tutti i giorni, non solo sui mezzi commerciali. Per quanto riguarda la protezione, ovviamente c’è, perchè si tratta comunque di un film dello spessore di 70/100 micron che viene applicata sulla carrozzeria. Quindi la protezione esiste sicuramente, anche se poi ci sono delle pellicole speciali fatte solo per proteggere il mezzo.
Dal punto di vista estetico, quali sono le cose più strane che vi sono state richieste?
Possiamo parlare più che altro di parti di vetture. Una volta mi è successo di andare a rubare un Vespa. In realtà ovviamente non l’ho rubata, ma la fidanzata del proprietario, per il loro matrimonio, aveva voluto regalare al marito una decorazione sullo scooter; così sono andato con il furgone della ditta a prendere la Vespa, per poi decorarla e riportarla in garage durante il viaggio di nozze. Così, al suo ritorno, lo sposo si è ritrovato uno scooter che era diventato mimetico.
Oltre che dei tecnici del car wrapping, vi si può considerare anche un po’ degli artisti; fino a che punto ci si può spingere con la fantasia per realizzare dei mezzi originali?
Più che un artista, mi definirei un progettista grafico, dove però la fantasia è l’unico limite. Dopodichè c’è la tecnica, con le stampanti che utilizziamo per realizzare la pellicola sul film bianco con il soggetto che più piace al cliente.
Un’ultima inevitabile domanda non può che riguardare i costi: i prezzi sono accessibili, è cioè uno sfizio che si può togliere chiunque per avere un’auto originale?
C’è intanto da dire che una piccola vettura ha un costo contenuto, mentre se parliamo di macchine particolari, di lusso, ci si può spingere fino a “farsi male” con il prezzo. Ci si può fare un regalo anche andando a decorare un piccola parte della macchina, come per esempio simulando un tetto in vetro con una pellicola nera lucida, o ancora si può fare una parte in carbonio su un’auto sportiva, per renderla più accattivante e si possono realizzare tante piccole finiture che hanno chiaramente un costo inferiore rispetto a fare tutta la vettura.
*Giornalista
Gigi
6 Maggio 2019 at 15:48Oggi il Corriere Motori si accorge del fenomeno car wrapping… due mesi dopo Timer Magazine!