Ritrovare la capigliatura degli anni di gioventù senza doversi sottoporre a trattamenti altamente invasivi? Ora c’è una strada molto promettente, come spiega la dottoressa Paola Gasparetto, medico di medicina estetica a Padova. Si tratta di un protocollo microchirurgico di rigenerazione dei tessuti che nella cura dell’alopecia androgenica utilizza micro innesti di cuoio capelluti prelevati dalla regione occipitale che non risentono dell’azione negativa del testosterone sulla ricrescita dei capelli.
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I micro innesti contengono un’alta concentrazione di fattori naturali di crescita che stimolano il meccanismo di rigenerazione cellulare e migliorano il microcircolo locale, permettendo la crescita di nuovi capelli nelle aree di diradamento e rinforzano i capelli ancora presenti ma sottili e deboli. – spiega Gasparetto – Il miglioramento si manifesta con un iniziale arresto della perdita dei capelli cui consegue un irrobustimento del capello già a partire dalla fine del primo mese di trattamento”.
Si avrà quindi una ricrescita a partire dal secondo/terzo mese con il massimo del risultato raggiunto dopo circa 6 mesi.
“ In genere è sufficiente un singolo trattamento per ottenere risultati concreti, tuttavia, considerato che l’ormone maschile continua ad essere prodotto e che il processo di rigenerazione naturale rallenta con il passare degli anni , il trattamento può essere ripetuto dopo 12-18 mesi”, chiarisce l’esperta.
La metodica può essere impiegata sia nell’uomo sia nella donna. Nella donna è particolarmente efficace nel trattamento e nel assottigliamento dei capelli in menopausa.
Ma non solo. Le cellule prelevate e centrifugate possono anche essere iniettate nel viso, un procedimento che consente di rivitalizzare la pelle spenta e rilassata.