di Michela Berto*
Nata nel 1971 lo “Special Club” è un’ associazione esclusiva di coltivatori RM (Récoltant-Manipulat) questa denominazione viene conferita a chi produce lo champagne esclusivamente con uve derivanti da vigneti di proprietà, elaborate nella propria cantina e commercializzate con la propria etichetta.
In champagne contrariamente a quanto si pensa la maggior parte dei vinaioli conferiscono le uve alle grandi Maison, in quanto, non hanno nè la cantina, nè la forza economica per commercializzare il proprio vino, ma chi ci riesce ottiene quasi sempre dei vini che sono delle vere espressioni del territorio di origine, come Fallet Prevostat, Georges Laval, Chartogne-Taillet, Uysse Colin, Selosse, Pascal Douquett, solo per citarne
alcune. Le aziende di RM sono aumentate in modo significativo da qualche decina di anni, oggi sono i più richiesti dal pubblico. Il numero dei componenti del “Club” può variare a seconda delle richieste fatte dai
produttori, attualmente sono 25 le aziende che la compongono.
Questo “Club” è stato costituito per valorizzare la qualità assoluta del vino, delle tradizioni di famiglia e per tutelare tutto ciò, si sono dati delle semplici regole:
1) I membri devono coltivare le proprie uve (devono essere legalmente definiti RM)
2) I vini devono essere imbottigliati in una bottiglia uguale per tutti. 3) Ogni produttore deve apportare la sua etichetta personale.
Un associato non è obbligato a produrre tutti gli anni lo “Special Club” se non ritiene che la qualità del raccolto sia straordinaria, in quanto ogni singolo socio rappresenta non solo sé stesso ma tutta l’associazione di cui fa parte, a riprova di ciò nel 2003 il vino non è stato prodotto.
Ogni anno dopo la raccolta, tutti i membri si ritrovano in una giuria di “Pari”, per l’assaggio dei “Vin Clair” (Vini chiari, uva fresca pigiata, i mosti) i vini fermi che si utilizzano per comporre la base dello “Special Club”, e solo quando la giuria concorda che sono di ottima qualità il produttore può continuare con l’imbottigliamento nell’ apposita bottiglia e iniziare la seconda fase di rifermentazione e affinamento.
Dopo un minimo di 36 mesi di sosta sui lieviti lo champagne può essere sboccato e per la seconda volta la giuria dei Pari si ritrova per giudicare e garantire la qualità del prodotto, se il vino supera la valutazione può essere etichettato come “ SPECIAL CLUB”.
Ogni champagne è totalmente diverso, in quanto ogni bottiglia è l’espressione del Vigneron e del territorio di appartenenza, le uve possono provenire da un mono cru o da un assemblaggio di diverse particelle, essere un blanc de blancs oppure un blanc de noirs o una cuvée, l’affinamento può essere svolto in barrique o solo in vasche d’acciaio e la sosta sui lieviti varia da un minimo di 36 mesi fino a un massimo di 120 mesi, Brut o Extra Brut.
Attualmente le aziende che ne fanno parte sono 25 :
Paul Bara (Bouzy)
Roland Champion (Chouilly)
Chaclier et Fils ( Montigny-sous-Châtillon)
Gaston Chiquet (Dizy)
Forget-Chemin (Ludes)
Fresnet-Juillet (Verzy)
Pierre Gimonnet et Fils (Cuis)
Henri Goutorbe (Aÿ)
Grongnet (Etoger)
Marc Hébrat (Mareuil-sur -Aÿ)
Hervieux-Dumenz (Sacy)
José michel et Fils (Moussy)
Vincent Joudart (Fèrebrianges)
Juillet-Lallement (Verzy)
Lamiable (Tours-sur-Marne)
Larmandier Père et fils (Cramant)
J.Lassalle (Chigny-lès-Roses)
Launois Père et Fils (Le Maesnil-sur-Oger)
Joseh loriot-Pagel (Festigny)
A. Margaine (Villers-Marmery)
Moussé Fils (Cuisles)
Nominé-Renard (Villevenard)
Salmon (Chaumuzy
Remy Massin Et Fils (Ville sur Arce)
Vazart-Coquart (Chouilly)
Avendo la possibilità ne ho bevuti di varie aziende, posso confermare la loro qualità, da poco un “Special Club” del 2008 di Gaston Chiquet ha centrato le aspettative che il Club si è preposto, bontà, complessità, fragranza, persistenza e il grande equilibrio che ancora una volta avvalora la loro fama.
* Sommelier Ristorante San Martino