(LL) – Una sala gremita di viticoltori del Friuli Venezia Giulia ha fatto da cornice all’incontro che si è tenuto presso la sede di Civibank a Cividale del Friuli all’indomani della firma sugli accordi siglati dall’ Autorità Portuale di Trieste con la Cina nell’ambito della cosiddetta “Via della Seta”.
“Il primo progetto verso la Cina vorrei riguardasse l’export dei nostri vini” ha detto il presidente dell’Autorità Zeno D’Agostino nell’illustrare sia i termini dell’accordo siglato che, soprattutto, le opportunità che il Porto franco di Trieste può offrire ai loro prodotti.
A fare gli onori di casa la presidente della Banca di Cividale Michela Del Piero la quale ha richiamato, nella circostanza, il ruolo di leader del credito agrario di CiviBank in ambito regionale. Il presidente D’Agostino dal canto suo, entrando più nel merito delle finalità dell’incontro, dopo aver ricordato la conquistata centralità del mare Adriatico nei traffici internazionali negli ultimi 20 anni, ha illustrato le convenienze della logistica del Porto di Trieste e soprattutto i vantaggi fiscali derivanti dalla zona extradoganale che offre lo scalo giuliano. “Elementi questi che potrebbero favorire – ha detto – una formidabile “piattaforma logistica del vino”.
L’export del vino verso la Cina, d’altro canto, vede l’Italia solo al 6° posto mentre Francia e Australia si pongono ai vertici in questo campo. Ma che si debba fare di più su questo fronte l’ha sostenuto anche il direttore dell’assessorato regionale alle risorse agricole Augusto Viola intervenuto al convegno in rappresentanza dell’assessore Zanier.
“Il valore dell’export del vino del Friuli VG è di 118 milioni di euro – ha ricordato il funzionario regionale – e come regione dobbiamo potenziare l’aggregazione di sistema in funzione di cogliere al meglio le opportunità della logistica portuale”.
Ma non è solo la Cina lo sbocco delle esportazioni. D’Agostino ha annunciato l’imminente accordo con l’Ungheria “che registra – ha sottolineato – un aumento del Pil più alto dell’Europa” nonché i recenti accordi con le Ferrovie austriache che vanno a potenziare l’offerta logistica portuale.
“Siamo noi ad aggredire gli altri mercati e non viceversa. Il Porto di Trieste è al servizio degli interessi nazionali” ha dichiarato il presidente dell’Autorità portuale al termine del suo intervento.
Il convegno ha visto pure la presenza del dirigente dell’Ismea Roberto Milletti che ha inquadrato la produzione vinicola regionale nel contesto nazionale ricordando come il Friuli VG si collochi al 5° posto nella classifica dell’export delle regioni italiane. “In tale quadro – ha detto – i vini autoctoni rappresentano un fattore di competitività”.
A margine del convegno la presidente di Civibank Michela Del Piero e la presidente del Movimento turistico del Vino Elda Felluga hanno sottoscritto un accordo per il supporto delle iniziative del sodalizio per il 2019.