di Stefano Chiaramonte*
“Bacco, Tabacco e Venere…riducono l’uomo in cenere” (…anche la donna!) Questo vecchio proverbio non può più essere recitato in tono scherzoso perché sono ben documentati gli effetti deleteri sull’apparato cardiovascolare prodotti dall’alcool e soprattutto dal fumo (il sesso è innocente e comunque il suo effetto generalmente si esaurisce con l’età).
Qualche tempo fa è stato riportato che la carne rossa provoca il cancro ed immediatamente il consumo di carne si è ridotto drasticamente. La notizia è stata poi ridimensionata dalla Comunità Scientifica ma l’impatto sulla popolazione è rimasto significativo anche dopo i chiarimenti ufficiali.
E’ difficile capire come mai alcune informazioni non corrette riescano a diffondersi e fare presa efficacemente mentre altre, pur suffragate da una montagna di dati scientifici, non ottengano lo stesso risultato.
E’ il caso del fumo che rappresenta la causa principale della patologia infiammatoria cronica e dei tumori del polmone e delle vie aeree ma anche di altri effetti devastanti sull’apparato cardiovascolare.
EFFETTI DEL FUMO |
causa tumori del polmone e delle vie aeree |
causa patologia infiammatoria cronica delle vie aeree (bronchite, enfisema) |
causa tumori del cavo orale |
provoca una condizione di infiammazione generalizzata che danneggia vasi e tessuti |
danneggia la parete vascolare provocando microlesioni che portano alla formazione dei trombi |
danneggia la molecola del colesterolo che può attaccarsi alla parete dei vasi a formare le placche |
facilita lo sviluppo di aterosclerosi delle arterie coronariche e del circolo sistemico |
attiva il sistema nervoso simpatico provocando vasocostrizione cutanea, aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa |
provoca aumento del livello dei lipidi circolanti e della glicemia |
aumenta il deposito di tartaro sui denti e favorisce la paradontite |
aumenta il rischio di sviluppare demenza |
E’ un elenco che dovrebbe far rabbrividire chiunque eppure non ha un impatto significativo sui comportamenti delle persone. Non sembrano particolarmente efficaci nemmeno i messaggi terroristici e le foto raccapriccianti stampate sui pacchetti di sigarette. Viene da dubitare che nessuno li legga e li prenda sul serio.
L’abitudine al fumo è un disturbo da dipendenza letale. La nicotina, stimolando la produzione di vari mediatori bioumorali nel cervello, induce una serie di effetti “appaganti”, riduce lo stato di paura e di tensione, migliora l’umore, migliora la percezione, induce gioia, migliora la memoria. Questo costituisce le basi dello stato di dipendenza. E’ come fare la guerra al diavolo perché il fumo non significa solo nicotina ma soprattutto catrame, acido cianidrico, acroleina, formaldeide, ammoniaca, monossido di carbonio.
Il fumo è un fattore di rischio indipendente. Ciò significa che, da solo, è in grado di causare gravi patologie di tipo cardiovascolare. I soggetti che fumano regolarmente hanno il 50% di probabilità di morire a causa del fumo e, mediamente, vivono 10 anni in meno dei non fumatori. In tutte le statistiche la variabile fumatore/non fumatore è quella che impatta maggiormente sui risultati di morbilità e mortalità. Il rischio associato al fumo è strettamente correlato alla quantità senza che però vi sia un limite minimo al di sotto del quale non siregistrano conseguenze. La durata cumulativa del fumo è un altro fattore importante. Smettere di fumare è la strategia più vantaggiosa. In termini di morbilità, il rischio si riduce entro sei mesi dalla sospensione del fumo e continua a diminuire con il progredire del tempo di sospensione.
Tutti i tipi di tabacco risultano nocivi, comprese le cosiddette sigarette light, quelle con filtro, i sigari e la pipa. Il fumo è deleterio a prescindere da come viene fumato e questo vale anche per i fumatori che sostengono di non aspirare e per il fumo passivo derivante da partner fumatore o da esposizione in ambiente di lavoro.
Qualcuno sicuramente ricorda quei vecchi magneti che venivano applicati sul cruscotto delle automobili con la foto dei bambini e la scritta “Papà non correre”. Oggi le mamme guidano come, più e anche meglio dei papà ma non è stato necessario fare una correzione di gender. I magneti sono spariti e l’effetto è ora assicurato da limiti di velocità, multe e punti sulla patente. Si potrebbe però provare a rispolverare il vecchio metodo: Fumatori, scaricate questo file, stampate la tabella con gli effetti del fumo ed appiccicatela in vari posti, sullo specchio del bagno (dove, a seconda del gender, la gente si taglia la barba o si mette il rossetto) ma anche sulla porta del frigorifero, sotto la televisione, sullo schermo del computer, sul ritratto dei figli o delle persone care che avete incorniciato in bella mostra sul comò. Appiccicatela dove volete ma, soprattutto, leggetela con attenzione e fatene tesoro!
Questo è un approccio “fai da te” ad un problema importante che non può essere banalizzato. Vi è una strategia molto seria per aiutare chi vuole smettere di fumare che merita un’analisi dettagliata. Alla prossima!
*Nefrologo – Coordinatore del programma di Prevenzione del rischio Cardiovascolare – Casa di Cura Villa Berica di Vicenza