Brindisi e solidarietà al Vinitaly, nello stand della Regione Veneto, con le bottiglie della prima vendemmia sociale realizzata per la Fondazione Altre Parole Onlus di Cittadella, che da anni si occupa di umanizzare le cure oncologiche e di coinvolgere i pazienti in esperienze e percorsi di vita, amicizia e condivisione sociale.
Il presidente della Regione Veneto insieme agli assessori all’agricoltura e alla sanità e sociale hanno reso merito all’esperienza di condivisione sociale, patrocinata dall’Ulss 2 Marca Trevigiana, stappando una bottiglia del bianco frizzante vendemmiato a settembre dagli ospiti di Altre Parole Onlus nella Tenuta Amadio di Monfumo (Treviso) e nella cantina Antonio Facchin Wines di San Polo di Piave (Treviso).
La bottiglie della prima ‘vendemmia social-e’, contrassegnate dal logo del grappolo d’uva, sono in vendita nelle due aziende vitivinicole, nei reparti di oncologia degli ospedali dell’Ulss 2 Marca Trevigiana e in quello dell’ospedale di Camposampiero (Ulss 6 Euganea). Il ricavato va alla Fondazione Altre parole Onlus di Cittadella, guidata dal medico oncologo Fernando Gaion, che ha per obiettivo l’umanizzazione delle cure e il superamento dell’isolamento che spesso accompagna la difficile lotta di pazienti e familiari contro il dolore e la malattia.
La prima vendemmia sociale, che ha avuto tra i partner l’azienda di videocomunicazione Zeta Group di Treviso, è stata anche un evento ‘social’ grazie alla condivisione di immagini, parole e sentimenti degli instagramer e blogger che, con i post hanno contribuito al successo dell’evento e che ha registrato oltre 300mila ricerche sul web e più di 600mila visualizzazioni dell’hashtag #vendemmiasociale.
“La vendemmia e il vino sono emblema di socializzazione e di condivisione – hanno sottolineato presidente e assessori veneti – tanto più se reinterpretati come occasione di incontro ed esperienza di solidarietà. Un grazie di cuore alle aziende vitivinicole che hanno messo vigneti, strumenti ed esperienza a servizio della felice intuizione del dottor Gaion e delle finalità di benessere e salute della Fondazione Altre Parole”.
Vino e pizza accoppiata vincente
Vino e pizza sono un’accoppiata vincente. A dimostrarlo, al piano terra di uno stand del Veneto al Vinitaly gremito in ogni ordine di posti, sono stati il Presidente della Regione del Veneto, in divisa bianca d’ordinanza, e Stefano Miozzo, pizzaiolo veneto pluripremiato con locali a Cerea e Verona, che di recente si è aggiudicato l’oscar della pizza a Napoli, sbaragliando la concorrenza degli chef campani.
Vino e pizza? Perché no? In attesa di chi ci possa “illuminare” sui migliori o possibili abbinamenti, sotto gli occhi attenti di Miozzo, il Governatore ha preparato una pizza esclusiva e inedita, utilizzando i migliori ingredienti della Bassa Veronese.
I fortunati che hanno potuto assaggiarla hanno molto apprezzato la cottura e gli ingredienti.
La pasta della pizza è realizzata con farine italiane, lievito madre e acqua di sorgente. E’ condita con salsa di pomodoro italiano, mozzarella fiordilatte emiliana, stortina della Bassa veronese (presidio Slow food) e asparago di Arcole.