Pochi minuti ed il sole apparso da poco si è tramutato in forti raffiche di vento ed
in una grandinata di dimensioni ridotte, ma rapidissima.
È accaduto ieri pomeriggio ed ha colpito una vasta area del Vicentino, ma in particolare la Pedemontana, tristemente abituata ad eventi di questa natura.
“Da una prima stima – commentano il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola ed il direttore Roberto Palù – i danni più ingenti sembrerebbero riguardare il mais, appena germogliato, mentre gli asparagi sono quasi sicuramente salvi, in quanto la copertura, sebbene scoperta dal vento ha protetto il
prezioso turione bassanese. Dovremo attendere i prossimi giorni, invece, per poterci esprimere relativamente alla situazione di ulivi e ciliegi, anche se non sono da escludere danni a queste colture”.
La grandinata, in pochi minuti, ha ricoperto campi e strade, stratificandosi sul suolo quasi come un manto di neve decisamente fuori stagione.
“In questo tempo non possiamo che riconoscere la primavera – concludono Cerantola e Palù – e lo diciamo a malincuore, ma eventi di questo tipo non hanno nulla di straordinario. Fanno parte di quello che dovrebbe essere il normale ciclo delle stagioni. Certo non ci fa piacere lavorare mesi per poi vedere compromesse le nostre produzioni, ma siamo abituati a questo che è il rischio quotidiano del nostro mestiere”.
Coldiretti ricorda, come sempre in queste occasioni, che il meccanismo assicurativo è l’unico che può tutelare chi produce, anche se si tratta, evidentemente, soltanto di un sollievo rispetto al danno complessivamente patito, ma per chi produce va tenuto in debito conto.
Dalle prime ore di sabato mattina gli uomini di AVEPA (Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura), insieme al direttore Fabrizio Stella, sono nelle aree della Pedemontana veneta colpite ieri dal maltempo, per una prima verifica dei danni che le coltivazioni e il settore agricolo hanno subito soprattutto a causa delle forti grandinate abbattutesi in diverse province.
Nello stesso tempo, gli uffici regionali hanno istruito il decreto per la dichiarazione dello stato di emergenza per i danni subiti da opere pubbliche del territorio: è il numero 61 del 27 aprile 2019, subito firmato dal Presidente della Regione del Veneto.