Tra le bancarelle del kmzero aneddoti e curiosita’. Dal succo di melograno scambiato per rapa rossa ai nomi scioglilingua dei formaggi cimbri
Ultime ore di impegno a Milano per i produttori di Coldiretti Veneto presenti nel fine settimana al Villaggio del Contadino organizzato al Castello Sforzesco.
Tra le due piazze centrali si sono dati appuntamento migliaia di agricoltori provenienti da tutta Italia per portare la campagna in città con la vendita diretta, animazioni didattiche e intrattenimenti vari. I prodotti ambasciatori del “Made in Veneto” scelti per l’occasione sono stati presentati ed offerti dagli stessi agricoltori per tre giorni di seguito da venerdì 5 luglio fino a ieri, oggi infatti è tempo di sbaraccare e tornare in azienda.
Tipicità introvabili, ricercate e quasi sconosciute, salvate dai custodi del territorio sono state l’attrattiva di tante bancarelle suscitando la curiosita’ di cittadini, turisti e molti stranieri. Innumerevoli gli aneddoti raccolti: davanti alla stortina veronese piccolo salame di neanche due etti conservato sotto il lardo proposto dall’azienda “La Palazzina” di Cerea qualcuno ha chiesto se c’era anche il maiale per testimoniare il kmzero. Code per degustare il versatile broccoletto di Custoza coltivato e servito da Aldegheri Gabriele di Sommacampagna: perfetto, quando è stagione, per lo street food e buono pure conservato sotto olio e in agrodolce.Veri scioglilingua per gli stranieri i nomi cimbri dei formaggi di Erbezzo prodotti con latte caprino della Malga Faggioli: robiola Ghital, la caciotta Kitz , il particolare Baiz e gli stagionati Ponk e GranPonk. Scambiato per rapa rossa da brasiliani e americani il succo di melograno puro al 100% della fattoria vicentina “La nuova Colombara” di Pojana Maggiore fatto di soli arili, mentre gli sportivi in transito sulle piste ciclabili e pedonabili facevano volentieri una ricarica di sali minerali sorseggiando “a canna”.
Stupore direttamente dalla Russia per i preziosi vasetti de “Il frutteto antico” della gamma “Marmellate di Rosi” . Composte d’altri tempi con frutta in via d’estinzione come la nespola, rosa canina, corniole, mela cotogna¸ noci verdi preparate secondo la ricetta dello Zar. Per l’olio d’oliva di nicchia del frantoio dei fratelli Baccichetti della zona di Vittorio Veneto e i barattoli di radicchio rosso di Treviso con gli asparagi blasonati coltivati da M&G Morandin e Graziotto a Merlengo di Ponzano Veneto Treviso sono fioccati ordini dai migliori ristoratori milanesi “Rimarra’ nella memoria degli imprenditori questa trasferta – sottolinea il presidente regionale di Coldiretti Daniele Salvagno – come esperienza potente di grande relazione sociale oltre che buona vetrina promozionale: solo nel primo giorno d’apertura sono accorsi quasi 300 mila con un totale finale di 700 mila consumatori stregati dalle bontà del ‘Made in Italy’ “.