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Grandi Navi a Venezia: “Vietare il passaggio nel cuore di Venezia e rivedere l’offerta crocieristica ampliando alle località retroportuali”

di Fabio Bui *

Venezia è patrimonio di tutti. E il territorio padovano è il suo retroporto naturale sia per la logistica delle merci, sia per il turismo. Il tema delle Grandi Navi a Venezia, dunque, riguarda anche noi, nel bene e nel male.

Nel bene perché non vi è dubbio che i numeri del traffico croceristico (un business da 280 milioni di euro con oltre 31 milioni di passeggeri tra il 1997 e il 2018), siano irrinunciabili. Nel male, perché dobbiamo essere tutti altrettanto fermi sulla volontà di trovare una soluzione alternativa e praticabile affinché le navi siano allontanate il prima possibile dal cuore di Venezia.

L’ennesimo incidente che si è rischiato con la Costa Deliziosa ad appena un mese dal precedente della Msc Opera lungo il Canale della Giudecca, rende urgente che, chi di competenza, trovi una soluzione. Perseverare su questa strada è da folli. In gioco ci sono vite umane e danni irreparabili, senza contare l’impatto legato all’inquinamento ambientale e delle acque. Venezia è inestimabile, non solo per la città in sé che è un pezzo unico senza pari al mondo, ma per il volano economico e di immagine di cui beneficia tutto il Veneto.

Credo che i tempi siano maturi per ridisegnare l’offerta turistica generata dalle crociere da una parte, spostando su luoghi più idonei l’arrivo e la partenza delle grandi navi, dall’altra ampliando la rete delle località retroportuali visitabili tramite le vie d’acqua e le piste ciclabili.

Difendiamo Venezia nella sua unicità e delicatezza con scelte coraggiose, coscienti che Venezia senza turismo non può sopravvivere ma nemmeno il turismo senza Venezia.


 * presidente Provincia di Padova

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