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Tragedia al femminile sul palcoscenico del più antico teatro coperto del mondo

Iniziato sotto il segno del grande teatro, con un omaggio all’ultimo imperatore, grazie alla nuova edizione dei “Frammenti di Memorie di Adriano” interpretati da Pino Micol, regia di Maurizio Scaparro con Ferdinando Ceriani, il 72° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza, direzione artistica di Giancarlo Marinelli, dal titolo “Muoiono gli Dei che non sono cari ai giovani”, prosegue con una serie di tragedie – dal mito alla realtà – consacrate alle grandi interpretazioni femminili.

Con una evidente inversione semantica della citazione di Menandro “Muore giovane chi è caro agli Dei” il direttore artistico Marinelli, che firmerà il Ciclo dei Classici al Teatro Olimpico anche per la prossima edizione, ha proposto una duplice visione della classicità: da un lato l’aspetto rivoluzionario degli eroi greci nella tragedia e l’essere giovani come eterna condizione del teatro classico, dall’altro l’importanza di questo prezioso spazio teatrale, unico al mondo: perchè abitare il Teatro Olimpico, significa sostenere e far vivere la sua monumentale bellezza. 

Giovani e donne sono dunque i protagonisti della rassegna teatrale: dalla scrittura forte, con parole che scolpiscono lo spazio scenico della Yourcenar, per i Frammenti dell’inizio, a Medea, archetipo per eccellenza di eroina tragica, la donna straniera che uccide i suoi figli per vendetta, che nel Ciclo dei Classici all’Olimpico è proposta in duplice versione. Da un lato una classica “Medea”, una prima nazionale – dal testo originale di Euripide, in programma il 4, 5 e 6 ottobre alle 21 (come gli altri spettacoli) un progetto che vede come interprete principale Romina Mondello, giovane e talentuosa attrice, affiancata in scena da Alessandro Averone nel ruolo di Giasone, per la regia di Emilio Russo, direttore artistico di Tieffe Teatro – Teatro Menotti, Milano: un viaggio senza ritorno in cui vive la protagonista, nella forza immutata e straordinaria della sua narrazione e nel formidabile sviluppo dei conflitti interiori dei personaggi. Dall’altro una visione off, fuori dagli schemi e dallo spazio performativo del Teatro Olimpico, con “Medea per Strada” – in programma fino al 13 ottobre – uno spettacolo on the road, per le strade della città, ideazione e regia di Gianpiero Borgia, drammaturgia di Elena Cotugno e Fabrizio Sinisi, una produzione Teatro dei Borgia, in cui la protagonista è una prostituita che viene dall’Est e accoglie nel suo pulmino, allestito come un teatrino, postribolo viaggiante, 7 spettatori alla volta, per mettere insieme, faticosamente, i pezzi del suo racconto di vita.

E ancora una madre dannata, ancora una prima nazionale, con “Ecuba” lo spettacolo, in scena l’11, 12 e 13 ottobre al Teatro Olimpico di Vicenza, una produzione del Centro Teatrale Bresciano che propone una rivisitazione del testo di Euripide a cura della drammaturga irlandese Marina Carr (nella traduzione di Monica Capuani), regia di Andrea Chiodi, interprete una straordinaria Elisabetta Pozzi. Rivive in questa versione – mai rappresentata prima in Italia – tutta la tragedia degli antichi e dei contemporanei: c’è l’universale disperazione di una madre, la lotta dei figli, la crudeltà del potere, la solitudine e l’umiliazione dei vinti. Dominante e ineluttabile resta il tema della guerra, come scontro diretto e feroce nella mente dei personaggi, Come spiega il regista “Ad una prima lettura, Ecuba di Marina Carr può ricordare il Testori de La Monaca di Monza, per quel modo di entrare nel presente attraverso il ricordo che si fa carne. Tutto infatti sembra affiorare e prender vita dai ricordi”.

 

E anche i giovani, sono protagonisti, nello spazio teatrale di infinita bellezza del Teatro Olimpico, in una serie di Spettacoli Classici – “I classici sono la riserva del futuro” (Giuseppe Pontiggia) – che sanno parlare al contemporaneo: La Tragedia Innocente propone tre produzioni di teatro classico per ragazzi e le loro famiglie, fatto da adolescenti dai 12 ai 18 anni, preparati da un team di professionisti e coordinati da Tema Cultura; diretti da Giovanna Cordova, regista ed autrice teatrale, i giovani attori porteranno in scena tre diverse esperienze, dal mito alla tragedia, utilizzando linguaggi scenici adattati alla loro età.

Dopo “Apologia di Socrate. La verità è come l’acqua” del 29 settembre, i prossimi titoli sono il 13 ottobre alle 17 “Ecuba. Ares: il dio della carneficina” e il 20 ottobre alle 11.30 “Dalla parte di Orfeo”. Un’esperienza di teatro ‘tagliata a misura’ dell’essere giovani e dell’essere ‘eroi’ dei protagonisti teenager.

Chiude il Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico una celebrazione che prenderà vita nelle parole di Vittorio Sgarbi in una esclusiva lezione-spettacolo su “Palladio e l’ordine del mondo”, di cui il celebre critico e storico dell’arte sarà autore e protagonista, in programma il 26 e il 27 ottobre.

 

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