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“Oncorete”. La Rete oncologica del Veneto top in Italia

 Supportare un modello di governance innovativo ed efficiente che porti
indubbi vantaggi ai pazienti. Questo l’obiettivo del Progetto ‘Oncorete Sharing and Innovation
System’, serie di Convegni regionali, organizzati da Motore Sanità, con il contributo incondizionato
di Bristol-Myers Squibb e che oggi fa tappa in Veneto.
Le best practices a livello regionale sono fondamentali per migliorare le reti oncologiche e centri
oncologici che progressivamente si stanno formando. Allo stesso modo è importante comunicare ai
cittadini i risultati raggiunti dalle reti oncologiche al fine di aggiornarli sui progressi medici raggiunti.
“Proprio nei giorni scorsi abbiamo ricevuto la bella notizia che, per la prima volta, il numero di tumori
in Italia è diminuito. Credo di poter dire senza tema di smentita che la Rete Oncologica Veneta,
strutturata in modo capillare com’è, abbia dato un sostanzioso contributo a questo risultato, perché
in Veneto abbiamo raggiunto un obbiettivo per noi strategico: grazie alla rete tutti i cittadini, su
tutto il territorio, hanno le medesime possibilità di ricevere le cure migliori. Mi complimento con gli
organizzatori per la scelta del tema, tanto vicino ai bisogni di salute, e anche alle paure, della gente”,
ha dichiarato Manuela Lanzarin, Assessore alla Sanità e al Sociale, Regione del Veneto
Le reti oncologiche regionali rappresentano il modello organizzativo ottimale per implementare,
innovare e completare la prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione fisica e psicologica dei pazienti
colpiti da tumore. Le Reti regionali per assicurare sostenibilità del sistema e capillarità necessitano
di aumentare il livello di comunicazione tra operatori, pazienti ed istituzioni all’interno della rete,
utilizzando la continua evoluzione tecnologica, come l’appropriatezza dei farmaci ad alto valore.
“La sfida attuale, di fronte al tema complesso del paziente oncologico, necessita di un continuo
adeguamento di processo, di approccio e di organizzazione. Il modello HUB and Spoke della rete
oncologica regionale del Veneto vuole essere sempre più di supporto rispetto all’evoluzione delle
risposte rivolte a pazienti oncologici. Gli obiettivi fondamentali per il potenziamento della rete
oncologica sono la definizione di percorsi diagnostici terapeutici, ad oggi più di 20 percorsi sono stati
definiti a carattere regionale e alla costituzione a centri di riferimento per patologia, all’interno della
rete regionale. In tal senso sono già stati definiti i centri di riferimento per 5 patologie neoplastiche:
mammella, melanoma, sarcomi colon e retto. Sul fronte della terapia oncologica, sono disponibili
farmaci innovativi che vanno ad impattare in modo determinante con la prospettiva di vita e il
decorso di malattia dei pazienti. Tuttavia, ogni innovazione tecnologica o farmacologica, prima di
essere introdotta, non può prescindere da una riorganizzazione del sistema affinché ad ogni paziente
possa essere offerto il trattamento il più personalizzato possibile anche in considerazione del
costo/beneficio economico e sociale. In tal senso in Regione veneto, prima in Italia è stato istituito il
Molecular Tumor Board al fine di regolamentare questo complessa tematica. La sfida futura nella
governance delle reti è quella di individuare strategie di valutazione attraverso modelli specifici per
il monitoraggio dei percorsi e delle tecnologie per garantire equità ed efficacia nei percorsi oncologici
al fine verificare l’omogeneità di risposta al bisogno oncologico sul territorio regionale”, ha spiegato
Pierfranco Conte, Direttore SC Oncologia Medica 2 IRCCS Istituto Oncologico Veneto, Padova –
Direttore della Scuola di Specializzazione in Oncologia Medica Dipartimento di Scienze Chirurgiche
Oncologiche e Gastroenterologiche, Università di Padova, Coordinatore Rete Oncologica Veneta

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