(LL) – “La proposta della Commissione europea, che fissa dei limiti di pesca nel Mediterraneo occidentale e nell’Adriatico per una serie di stock ittici, è un’accelerazione sulle procedure di cui nessuno sentiva il bisogno, tanto più i nostri pescatori. E rappresenta una delegittimazione del Parlamento europeo, l’unica istituzione democraticamente eletta dell’Ue”.
Lo dice l’eurodeputata della Lega, Rosanna Conte, in merito alla proposta presentata dalla Commissione europea per introdurre dei limiti agli sforzi di pesca e alle catture a partire dal 2020.
“Quello che sta facendo l’esecutivo comunitario – prosegue – è aggirare il Parlamento e demandare tutto alla riunione di novembre della Cgpm, l’organo internazionale che riunisce i Paesi del Mediterraneo, non solo quelli dell’Unione. E questo saltando una discussione interna all’Ue su temi vitali per un settore già duramente colpito in passato. Da eurodeputata ho preso l’impegno di difendere le istanze dei nostri pescatori. In questo modo, la Commissione lascia a me e ai miei colleghi pochissimo margine d’azione”, aggiunge.