Nessuna sospensione è prevista per quanto riguarda la terza corsia. Maurizio Castagna, presidente e amministratore di Autovie Venete, è intervenuto con una nota per rassicurare sul fatto che tutto procede regolarmente per quanto concerne l’esecuzione dei lavori di ampliamento della Venezia – Trieste sulla A4, anche per quanto riguarda i tempi relativi ai lotti veneti che tuttora mancano per il completamento dell’opera.
L’intervento si è reso necessario al fine di fare chiarezza rispetto ad alcuni titoli “allarmistici” di alcuni quotidiani dopo che nell’assemblea tenutasi ieri per l’approvazione del bilancio Castagna aveva manifestato le preoccupazioni derivanti da una norma inserita nella manovra di bilancio attualmente all’esame del Parlamento con la quale si modifica il sistema di ammortamento dei beni devolvibili, riducendone drasticamente la deducibilità fiscale che sarebbe prevista dell’ 1 percento.
“Si tratta – ha ribadito il manager di Autovie Venete – di una vera e propria spada di Damocle perché, se la norma dovesse passare si rallenterebbe tutto, soprattutto per quanto concerne il passaggio della concessione alla nuova società Autostrade Alto Adriatico. In questo momento – ha aggiunto – siamo alle prese con una sorta di gioco del domino dove, se sposto una tesserina, scombino l’intero equilibrio”.
E l’equilibrio è quello del piano finanziario che, a norma approvata, la newco dovrebbe rivedere completamente, con tutte le conseguenze del caso sia sotto l’aspetto finanziario, con il conseguente ritardo della sua “bancabilità”, sia rispetto ai tempi per il passaggio tra le due società che avverrebbe quanto meno nel secondo semestre del 2020, sicuramente al di là di quelle che sono ad oggi le previsioni.
Di fatto è una “grana” vera e propria, che va ad aggiungersi alle complicanze di tipo burocratico e amministrativo già esistenti, per la quale tutto il settore delle concessionarie autostradali si sta già muovendo considerato che tale norma creerebbe non poche difficoltà soprattutto a quelle “minori”, incidendo relativamente poco alle altre, come ad esempio Atlantia, che potrebbero “spalmare” gli ammortamenti nei bilanci del gruppo.
“Stiamo facendo fronte comune – ha sottolineato da parte Anna Di Pasquale, amministratore unico della Newco, di cui fanno parte le regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto- per affrontare un momento di incertezza normativa senza mai allentare il pressing nei confronti dei Ministeri. E’ chiaro che da parte nostra confidiamo che la norma inserita dal governo venga rivista perchè determinerebbe non pochi problemi ma siamo altresì consapevoli che ora come ora non serve creare alcun tipo di allarmismo per cui vedremo come procederanno le cose in sede parlamentare”.
Senza entrare in tecnicismi, Di Pasquale precisa che nel caso della Newco si tratterebbe appunto di rivedere tutto il quadro economico finanziario già impostato e i tempi conseguenti per la piena operatività della nuova società per la quale è prevista la nuova concessione trentennale delle tratte attualmente gestite da Autovie Venete.
“Per questo – ha ribadito Castagna – come ho ripetuto in più occasioni, sono due gli obiettivi, strettamente collegati fra loro, sui quali siamo concentrati: dare avvio all’operatività della Società Autostrade Alto Adriatico e assicurare la continuità ai lavori, a cominciare proprio dal secondo e terzo sub lotto del secondo lotto”.
Nel frattempo, oltre ai lavori attualmente in essere che vanno da Palmanova fino a Portogruaro, Autovie, braccio operativo del Commissario per l’emergenza della A4, ha già avviato lo spostamento delle interferenze, le procedure espropriative, la definizione delle modalità per il monitoraggio ambientale e l’ avvio dei contatti con gli enti territoriali coinvolti per i tratti compresi fra San Donà di Piave e San Stino di Livenza e fra San Stino e Portogruaro.

Lucio Leonardelli
Giornalista