(LL)“Pensavamo di avere visto il peggio con Vaia, invece siamo di fronte ad uno scenario apocalittico su Venezia e tutto il litorale. Uno scenario che ci preoccupa anche per le prossime ore. In montagna sta nevicando e le temperature si stanno alzando. Sono previsti 120 cm di neve, che con lo scirocco stanno facendo prospettare uno scenario come quello dell’alluvione del 2010. Ricordo che in quell’occasione sono stati colpiti 235 Comuni, oltre 10.000 tra cittadini e imprese, ed è stato superato il miliardo di danni.”
Così il Presidente della Regione, Luca Zaia, ha inquadrato la drammatica situazione di emergenza maltempo che si è venuta a creare in Veneto da ieri sera. Particolarmente colpiti Venezia, Pellestrina e tutta la zona del litorale. Erano presenti alla conferenza stampa, svoltasi nella sala operativa della Protezione civile regionale, a Marghera, il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia, il Direttore del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, Angelo Borrelli, Capo del Corpo Nazionale dei Vigili Del Fuoco Fabio Dattilo.
“Abbiamo già dichiarato lo stato di crisi per Venezia e tutte le altre località – continua a spiegare il Presidente – resta ferma la modalità che tutte le segnalazioni che via via arriveranno saranno accolte lasciando ‘aperto’ il decreto. Continueremo a seguire le evoluzioni dalla sala operativa, consapevoli che siamo di fronte ancora una volta ad un evento straordinario.”
Nell’Unità di Crisi della Protezione Civile, attivata ieri, sono operativi l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin, il direttore dell’area ambiente Nicola Dell’Acqua ed il direttore della Protezione Regionale, Luca Soppelsa, che stanno monitorando tutto ciò che accade non solo a Venezia ma anche nel resto della Regione.
Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha inviato al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al Capo della Protezione Civile Nazionale, Angelo Borrelli, la formale richiesta di dichiarazione dello “Stato di emergenza a Livello Nazionale”, sulla base dell’articolo 24 del D.Lgs del 2 gennaio 2018.
Nella richiesta, inviata a mezzo di posta certificata, il Governatore fa riferimento al disastro accaduto a Venezia e ai gravi danni subiti anche da altre parti del territorio.
Augurandosi una pronta risposta dal Governo, Zaia chiede anche “un primo sostanziale sostegno economico per le prime spese”; e “un successivo sostegno economico stante la difficoltà delle Amministrazioni Locali e della stessa Regione a fronteggiare la situazione con misure finanziarie ordinarie, al fine di assicurare le operazioni di soccorso alle popolazioni colpite, attuare gli interventi indifferibili e urgenti necessari a garantire la pubblica incolumità, ripristinare i danni subiti dal patrimonio pubblico e privato, e per la ripresa delle normali condizioni di vita della popolazione”.
Mobilitazione in tutte le sedi da parte della Lega in merito a quanto accaduto a Venezia e sul litorale del veneziano con l’ondata di maltempo di ieri e della scorsa notte. “Si tratta di una situazione drammatica – ha affermato da subito in una nota l’europarlamentare di Caorle Rosanna Conte – e per questo servono risposte immediate anche da parte dell’Unione Europea. Ho chiesto a Bruxelles di attivare RescEU, il meccanismo di protezione civile europeo istituito proprio per rispondere in maniera rapida ad emergenze come quella di Venezia.
In secondo luogo – ha aggiunto Conte – auspico che il Governo italiano cominci immediatamente ad istruire le pratiche per ottenere il sostegno del Fondo di solidarietà europea che, viste le lungaggini burocratiche, potrà tornare utile. Venezia è un patrimonio dell’umanità e l’Unione Europea deve dare il suo contributo per far fronte ai danni che si sono verificati e che, in base a quanto detto dal Sindaco Luigi Brugnaro e dal Governatore del Veneto Luca Zaia, sono ingenti, augurandoci che non siano irreparabili per monumenti importanti, soprattutto per la Basilica di San Marco patrimonio dell’umanità”.
L’onorevole Conte, nel dirsi “vicina ai veneziani” ha anche espresso, oltre al dolore per le vittime, solidarietà e vicinanza per tutte le località del litorale che sono state altrettanto flagellate dal maltempo con notevoli danni riguardanti il territori, gli esercizi commerciali e, più in generale, gli operatori economici oltre che i cittadini e le loro abitazioni. “A loro – ha detto l’europarlamentare veneziana – tutta la mia partecipazione e la mia totale personale disponibilità a farmi carico di tutte le necessità che dovessero servire in ambito europeo”.
Ad aggiungersi sono stati anche il presidente del gruppo Identità e Democrazia, di cui fa parte la Lega, Marco Zanni e il capo della delegazione leghista Marco Campomenosi i quali hanno sottolineato che “le immagini provenienti da Venezia ci addolorano profondamente: una ferita a una città simbolo dell’Italia in Europa e in tutto il mondo, di fronte alla quale il governo non può e non deve restare indifferente”.
“Bisogna agire subito – hanno aggiunto – per ottenere tutte le risorse possibili per rispondere all’emergenza e il governo italiano deve chiedere di accedere al Fondo di solidarietà dell’Ue, risorse create apposta per gli Stati membri per affrontare i danni causati da gravi catastrofi naturali. L’Italia – rimarcano gli eurodeputati – pretenda questi fondi: si tratta di soldi dei contribuenti italiani, che spettano ai nostri cittadini e ai territori, oggi più che mai necessari. Serve intervenire e vigileremo affinché l’Europa possa fornire rapidamente adeguate risposte a questa situazione”.
“Il Governo attivi subito un’unità di crisi”: questa invece la richiesta avanzata in una nota dai parlamentari veneti della Lega. “Esprimiamo profondo dolore per le due vittime stringendoci alle loro famiglie e alle comunità. La mareggiata ha colpito Venezia, le isole della laguna e il litorale con danni inimmaginabili alle attivita’ commerciali, alle abitazioni, alle imbarcazioni e al patrimonio storico. Chiediamo a gran voce – hanno sottolineato – che il Governo attivi subito lo stato di crisi e aiuti Regione Veneto e le amministrazioni comunali veneziane per affrontare immediatamente questa situazione gravissima”.
lineato che “le immagini provenienti da Venezia ci addolorano profondamente: una ferita a una città simbolo dell’Italia in Europa e in tutto il mondo, di fronte alla quale il governo non può e non deve restare indifferente”.
“Bisogna agire subito – hanno aggiunto – per ottenere tutte le risorse possibili per rispondere all’emergenza e il governo italiano deve chiedere di accedere al Fondo di solidarietà dell’Ue, risorse create apposta per gli Stati membri per affrontare i danni causati da gravi catastrofi naturali. L’Italia – rimarcano gli eurodeputati – pretenda questi fondi: si tratta di soldi dei contribuenti italiani, che spettano ai nostri cittadini e ai territori, oggi più che mai necessari. Serve intervenire e vigileremo affinché l’Europa possa fornire rapidamente adeguate risposte a questa situazione”.
“Il Governo attivi subito un’unità di crisi”: questa invece la richiesta avanzata in una nota dai parlamentari veneti della Lega. “Esprimiamo profondo dolore per le due vittime stringendoci alle loro famiglie e alle comunità. La mareggiata ha colpito Venezia, le isole della laguna e il litorale con danni inimmaginabili alle attivita’ commerciali, alle abitazioni, alle imbarcazioni e al patrimonio storico. Chiediamo a gran voce – hanno sottolineato – che il Governo attivi subito lo stato di crisi e aiuti Regione Veneto e le amministrazioni comunali veneziane per affrontare immediatamente questa situazione gravissima”.