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Trasporti pubblici, al via il servizio “Verona Airlink”

“Continua la rivoluzione del trasporto pubblico locale in Veneto. Stiamo lavorando in tutta la regione su progetti di integrazione ferro-gomma perché sappiamo che queste soluzioni vengono apprezzate e sono attese dagli oltre 180.000 pendolari che ogni giorno utilizzano 708 treni su 17 direttrici; l’integrazione tra i vari mezzi agevola l’utente e rende il viaggio un po’ più comodo”.

Questo il commento dell’assessore regionali ai Trasporti e Infrastrutture Elisa De Berti che oggi, a Verona, ha partecipato alla presentazione di “Verona Airlink”, il nuovo servizio misto treno e bus di collegamento tra l’aeroporto internazionale Catullo e la stazione ferroviaria di Porta Nuova. All’incontro, l’assessore ha partecipato insieme al sindaco Federico Sboarina, il direttore di Trenitalia Veneto Tiziano Baggio, quello di ATV Stefano Zaninelli e il vicesindaco Luca Zanotto.

“Il nuovo servizio che auspicavamo da tempo, in una città di importanza turistica e produttiva come Verona conferma l’attenzione e la potenzialità delle sinergie in campo verso moderne soluzioni intermodali. Queste, infatti, consentono ai cittadini di spostarsi con maggior facilità e preparano il campo alla circolazione con il biglietto unico. Tutti i progetti in corso, infatti, sono tasselli di un grande mosaico che porterà a questa soluzione che consentirà, mettendo in comunicazione tutte le modalità di bigliettazione, di pagare un unico titolo di viaggio per la percorrenza desiderata e portarla a termine tramite i vari sistemi di trasporto integrati”.

Nella mattinata di oggi, l’assessore De Berti ha avuto modo anche di visitare il nuovo treno Rock, uno dei primi due treni (l’altro è un Pop) in circolazione sulle tratte venete, dei 78 che saranno consegnati entro il 2022, grazie al contratto siglato con Trenitalia dalla Regione del Veneto.

“Questo è un altro importante passaggio della rivoluzione veneta dei trasporti – sottolinea l’Assessore -. Il contratto ha un valore complessivo di un miliardo di euro, di cui oltre 600 milioni riguardano esclusivamente nuovi treni. Si tratta di 47 Rock e 31 Pop. Ai 2 già in servizio se ne aggiungeranno 23 già nel 2020, proseguendo negli anni successivi fino a completare la fornitura per il 2022. Questo significa introdurre sulle nostre linee venete convogli nuovi di fabbrica e di più moderna concezione per tecnica e comfort, oltre che avere un parco circolante che garantisce maggior sicurezza per

l’utente. Quando nel 2023 saremo a regime, l’età media della flotta del Veneto che oggi si aggira intorno ai 16 anni, sarà di 4,6 anni”.

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