(LL) – Mentre sembra profilarsi il possibile scioglimento per mafia del comune di Eraclea, che sarebbe il primo e unico caso nel Veneto, il tema del radicamento della camorra sul litorale veneziano, con riferimento anche al territorio comunale di Caorle, arriva in Parlamento.
Le deputate della Lega Giorgia Andreuzza e Ketty Fogliani hanno infatti presentato una interrogazione al Ministro dell’Interno richiamando in premessa l’operazione avvenuta lo scorso febbraio ad Eraclea, che ha comportato l’arresto di 50 persone e 82 indagate, divenute poi 76, con reati riconducibili a usura, estorsioni, rapine, truffa, illeciti fiscali droga e armi.
In carcere era finito anche il Sindaco Mirco Mestre con l’accusa di voto di scambio in quanto, secondo gli inquirenti, il clan dei Casalesi ne avrebbe favorito l’elezione condizionando le elezioni amministrative del 2016.
Un’ipotesi che, sempre a detta della procura, riguarderebbe anche il comune di Caorle in quanto anche in tale comune le elezioni amministrative del 2016 sarebbero state pilotate e condizionate, secondo le indagini emerse, dal clan dei Casalesi al fine di favorire, tramite il coinvolgimento da parte di Luciano Donadio dell’ex carabiniere dei Ros Claudio Casella, divenuto imprenditore a Caorle, del candidato Sindaco Luciano Striuli, poi eletto, e del candidato consigliere comunale Giuseppe Boatto, pure lui eletto e attuale Assessore comunale.
Nell’interrogazione si ricorda altresì che a luglio la Commissione parlamentare Antimafia ebbe modo di audire il Prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto proprio sulle vicende sia di Eraclea che di Caorle, con particolare riguardo all’operazione per la realizzazione a Caorle del progetto delle terme e ai colloqui intercettati tra Luciano Donadio e l’imprenditore Claudio Casella.
Le due parlamentari della Lega fanno inoltre presente che, a detta della Procura, il clan dei Casalesi si muoveva anche con atti intimidatori e minacce, tanto che si presume, sempre a detta degli inquirenti, possa essere riconducibile ad esso la busta contenente ritagli di giornale e la foto di una pallottola con evidenti minacce, recapitata presso l’abitazione dell’eurodeputata della Lega e consigliere comunale a Caorle Rosanna Conte.
Dalle indagini successive all’inchiesta di Eraclea sarebbe emerso inoltre, che il capo dei Casalesi Luciano Donadio avrebbe indotto diversi cittadini stranieri a votare per l’elezione del Sindaco di Caorle, Luciano Striuli, e per l’attuale assessore allo sport, Giuseppe Boatto.
Le onorevoli Andreuzza e Fogliani chiedono in particolare al Ministro di approfondire ulteriormente la questione delle infiltrazioni mafiose relative alle elezioni amministrative del 5 giugno 2016 di Eraclea e Caorle, alla luce di quanto emerso dalle indagini svolte dalla Procura di Venezia.