Nuovi finanziamenti alle imprese e alle famiglie del territorio per 610 milioni di euro (+15% a/a) a testimonianza del ruolo determinante per il supporto all’economia locale. Continua il processo di riduzione del credito deteriorato, in anticipo rispetto a quanto previsto dal Piano NPL approvato nel 2019 che ha permesso di raggiungere importanti obiettivi in termini di “de-risking” che, unitamente alle coperture dei crediti non-perfoming in portafoglio, hanno contribuito al complessivo miglioramento della qualità del credito della Banca.
Questi, in sintesi, gli elementi essenziali dello schema di bilancio al 31 dicembre 2019 approvato dal Consiglio di amministrazione della Banca di Cividale Civibank presieduto da Michela Del Piero che ha confermato la linea strategica di sviluppo della banca friulana, unico istituto di credito autonomo di Friuli Venezia Giulia e Veneto.
“Un chiaro percorso di crescita – sottolinea la presidente – finalizzato a dotare il Nord Est del Paese di un istituto storico, solido, autonomo, efficiente e redditizio”.
“Il 2019 – aggiunge – è stato un anno di grande lavoro e soddisfazione, anche grazie alla unità di intenti dei 600 dipendenti che hanno raggiunto risultati importanti. Stiamo portando la banca a livelli di eccellenza, crescendo nel contempo nelle dimensioni e dando un contributo determinante all’economia regionale. Tutto ciò non si manifesta ancora abbastanza nell’utile netto, che seppure in crescita (+33%) rispetto agli anni passati, non raggiunge per il momento i livelli che noi abbiamo in mente, in quanto il reddito, pur importante, viene destinato a manovre di rafforzamento.
Sono anni che destiniamo quasi tutto il reddito prodotto ad accontamenti sui crediti, deteriorati erogati in anni lontani a causa della crisi ed erogati. Dal 2012 il totale degli importi destinati a rettifiche è pari a 406 milioni di euro, ed i risultati si vedono chiaramente negli indicatori di quest’anno. Inoltre negli ultimi anni abbiamo destinato oltre 24 milioni di euro, richiestici dai vari Fondi di salvataggio delle banche in crisi.”
“Gli indicatori fondamentali della banca – evidenzia Del Piero – sono tutti in deciso miglioramento rispetto ad un anno fa: sia il CET1 (indicatore di solidità patrimoniale), l’LCR (indicatore di liquidità), l’NPL Ratio lordo (che misura il calo dei crediti deteriorati); il meno noto Texas Ratio è migliorato di quasi 20 punti percentuali nel 2019 e si colloca ora a 65%, metà rispetto a quello del 2016. Anche l’NPL ratio netto è stato più che dimezzato fra il 2016 ed il 2019.
Sono dati di rafforzamento importantissimi ed apprezzati da chi ha un po’ di dimestichezza con questi valori ed ha a cuore lo sviluppo di questa banca, premessa sicura per aggiungere i risultati previsti dal Piano Strategico in corso.
Ricordo che il percorso di consolidamento della Civibank è quasi un unicum in Italia: è quasi la sola banca nel Paese ad aver conseguito questi livelli di solidità e di crescita senza aver chiesto un euro ai soci durante la crisi: è dal 2006-2007 (13 anni) che Civibank non fa aumenti di capitale, questo è poco noto, ma è importantissimo. E altrettanto la Cividale non ha in essere prestiti convertibili, convertendo o subordinati.”
“Una conferma – rimarca la presidente – arriva anche dalle migliaia di imprenditori, artigiani e famiglie locali finanziati da Civibank, che ha erogato nuovi finanziamenti nel 2019 per 610 milioni di euro, un dato di crescita più alto rispetto al sistema. Negli ultimi quattro anni Civibank ha erogato nuovi prestiti per 1.900 milioni, tutti nel nostro territorio, e si conferma la prima banca per l’utilizzo, a favore della propria clientela, delle forme di credito agevolato predisposte dalla Regione FVG. Analoga iniziativa è stata intrapresa con gli strumenti predisposti dalla Finanziaria regionale Veneto Sviluppo.
A testimonianza della grande fiducia ricevuta dalla clientela é il dato della raccolta indiretta (+9,5%) che risulta in crescita soprattutto nella componente di risparmio affidata in gestione patrimoniale alla banca enei prodotti di bancassicurazione. In crescita la raccolta diretta (+4,6%), compresa quella on line, che canalizza in Friuli VG risorse raccolte in Italia e all’estero tramite partnership con Fintech.
Il 2019 è stato anche l’anno di apertura di filiali su piazze del territorio considerate ricche e strategiche: Oderzo, Castelfranco Veneto e Vicenza, proprio per aumentare nel tempo la capacità di reddito dell’azienda bancaria. E altre seguiranno a breve con lo stesso obiettivo, in una opportuna strategia di occupazione dello spazio commerciale creatosi con la scomparsa delle due banche venete.”
A proposito delle prospettive per il 2020 la presidente si dice fiduciosa e sottolinea che “sono positive sia in termini di ulteriore crescita sia di redditività; ulteriori progressi significativi sono attesi in termini di asset quality e solidità patrimoniale, oltre che ovviamente diutile.
La strada è stata chiaramente segnata nel Piano Strategico 2019-2022, che stiamo perseguendo con determinazione. Abbiamo spazi commerciali di crescita molto interessanti, il vuoto delle ex banche venetesi fa sentire fra gli imprenditori e la clientela, sia in Friuli che a Trieste che in Veneto.
Abbiamo in cantiere, come noto, anche delle operazioni straordinarie e di queste parleremo con i nostri soci nel corso della prossima assemblea, che è la sede naturale deputata al confronto fra tutti i soci.”