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Sanità, gli ospedali del Veneto si rinnovano: opere per 547 milioni di euro

“Uno degli elementi fondamentali di una buona gestione della sanità è la capacità di non guardare solo al contingente, ma di saper programmare anche il futuro. In Veneto è stato fatto”.

Con queste parole, il Presidente della Regione presenta una importante delibera assunta dalla Giunta, che approva progetti di intervento strutturale sugli ospedali veneti che ne hanno necessità per un totale di 547 milioni 824 mila 503 euro, che iniziano ora il complesso cammino per attingere ai fondi nazionali Cipe “ex articolo 20” destinati a progetti per l’edilizia ospedaliera.

Si tratta di 34 diversi interventi, in buona parte di adeguamento antisismico e antincendio, che riguardano tutte le Ullss, l’Azienda Ospedaliera di Verona e l’Istituto Oncologico Veneto e che fanno da oggi parte del Programma di investimenti 2020-2029 progressivamente messo a punto dalla Regione nel corso degli ultimi anni.

“I tagli nazionali che hanno caratterizzato molte annate – fa notare il Governatore – hanno reso vitale la capacità di predisporre progettazioni valide per ottenere i fondi di una delle poche fonti di finanziamento nazionali esistenti oggi. La lunga storia di efficienza del Veneto in questo campo si conferma anche in questa nuova tornata di interventi, la cui caratteristica comune è l’effettiva cantierabilità, elemento fondamentale per portare a casa il risultato”.

“La cantierabilità – aggiunge l’Assessore alla Sanità – è una condizione senza la quale non vale nemmeno la pena di avviare un iter che la burocrazia nazionale rende lungo e complicato. Il veneto ha però sviluppato negli anni un’importante esperienza specifica, arrivando a ottenere e spendere anche il 100% dei finanziamenti. Così sarà anche questa volta. Si tratta di 34 progetti che hanno un unico comun denominatore: la sicurezza e un ulteriore passo di efficientamento delle strutture, pensando prima di tutto agli operatori e ai malati ricoverati”.

Le opere inserite in questo provvedimento riguardano l’Ulss 1 Dolomiti per 59 milioni 642 mila euro; l’Ulss 2 Marca Trevigiana per 72 milioni 100 mila euro; l’Ulss 3 Serenissima per 127 milioni 650 mila euro; L’Ulss 4 Veneto Orientale per 23 milioni 995 mila euro; l’Ulss 5 Polesana per 49 milioni 280 mila euro; l’Ulss 6 Euganea per 82 milioni; l’Ulss 7 Pedemontana per 5 milioni 410 mila euro; l’Ulss 8 Berica per 50 milioni 346 mila euro; l’Ulss 9 Scaligera per 60 milioni; l’azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona per 10 milioni di euro; lo IOV per 7 milioni 400 mila euro.

“Uno degli elementi fondamentali di una buona gestione della sanità è la capacità di non guardare solo al contingente, ma di saper programmare anche il futuro. In Veneto è stato fatto”.

Con queste parole, il Presidente della Regione presenta una importante delibera assunta dalla Giunta, che approva progetti di intervento strutturale sugli ospedali veneti che ne hanno necessità per un totale di 547 milioni 824 mila 503 euro, che iniziano ora il complesso cammino per attingere ai fondi nazionali Cipe “ex articolo 20” destinati a progetti per l’edilizia ospedaliera.

Si tratta di 34 diversi interventi, in buona parte di adeguamento antisismico e antincendio, che riguardano tutte le Ullss, l’Azienda Ospedaliera di Verona e l’Istituto Oncologico Veneto e che fanno da oggi parte del Programma di investimenti 2020-2029 progressivamente messo a punto dalla Regione nel corso degli ultimi anni.

“I tagli nazionali che hanno caratterizzato molte annate – fa notare il Governatore – hanno reso vitale la capacità di predisporre progettazioni valide per ottenere i fondi di una delle poche fonti di finanziamento nazionali esistenti oggi. La lunga storia di efficienza del Veneto in questo campo si conferma anche in questa nuova tornata di interventi, la cui caratteristica comune è l’effettiva cantierabilità, elemento fondamentale per portare a casa il risultato”.

“La cantierabilità – aggiunge l’Assessore alla Sanità – è una condizione senza la quale non vale nemmeno la pena di avviare un iter che la burocrazia nazionale rende lungo e complicato. Il veneto ha però sviluppato negli anni un’importante esperienza specifica, arrivando a ottenere e spendere anche il 100% dei finanziamenti. Così sarà anche questa volta. Si tratta di 34 progetti che hanno un unico comun denominatore: la sicurezza e un ulteriore passo di efficientamento delle strutture, pensando prima di tutto agli operatori e ai malati ricoverati”.

Le opere inserite in questo provvedimento riguardano l’Ulss 1 Dolomiti per 59 milioni 642 mila euro; l’Ulss 2 Marca Trevigiana per 72 milioni 100 mila euro; l’Ulss 3 Serenissima per 127 milioni 650 mila euro; L’Ulss 4 Veneto Orientale per 23 milioni 995 mila euro; l’Ulss 5 Polesana per 49 milioni 280 mila euro; l’Ulss 6 Euganea per 82 milioni; l’Ulss 7 Pedemontana per 5 milioni 410 mila euro; l’Ulss 8 Berica per 50 milioni 346 mila euro; l’Ulss 9 Scaligera per 60 milioni; l’azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona per 10 milioni di euro; lo IOV per 7 milioni 400 mila euro.

Di seguito si riporta il riassunto, per singola Azienda, della ricognizione svolta relativamente agli ospedali
“hub” e “spoke”.
Azienda ULSS n. 1 Dolomiti
Ospedale di Belluno (hub): la struttura, situata in zona sismica 2, è stata analizzata ai sensi della DGRV
2129/2016 per verificarne la razionalità funzionale degli spazi al fine di concentrare nei fabbricati principali
l’attività sanitaria strategica; i fabbricati necessitano di interventi antisismici e antincendio, da attuarsi
prioritariamente presso i corpi principali del nosocomio.
Ospedale di Feltre (spoke): presso la struttura, in zona sismica 2, è attualmente in fase di completamento la
realizzazione del nuovo pronto soccorso e della piastra emergenze. Inoltre, è in corso di elaborazione la
riorganizzazione funzionale degli spazi volta ad una razionalizzazione ed ottimizzazione dell’utilizzo, ai
sensi della DGRV n. 2129/2016. Si evidenzia la necessità di adeguamento sismico e antincendio
prioritariamente del Padiglione dalla Palma.
Azienda ULSS n. 2 Marca Trevigiana
Ospedale di Treviso (hub): in corso l’adeguamento al 100% della struttura mediante appalto in Project
Financing.
Ospedale di Conegliano (spoke): la struttura, sita in zona sismica 2 necessita di interventi di adeguamento
sismico e antincendio.
Ospedale di Vittorio Veneto (spoke): nella struttura, sita in zona sismica 2, sono attualmente in corso
interventi di miglioramento sismico dei corpi alti, mentre per quanto riguarda i corpi bassi, i lavori previsti
sono di limitata entità.
Ospedale di Montebelluna (spoke): la struttura, sita in zona sismica 2, è stata in gran parte adeguata, sia dal
punto di vista sismico che antincendio, e rimangono alcuni corpi di fabbrica che necessitano di adeguamento
e i cui lavori previsti sono di limitata entità.
Ospedale di Castelfranco Veneto (spoke): l’importante dimensione del complesso ospedaliero e
l’inserimento dello IOV nella struttura con la nuova programmazione regionale, evidenziano la necessità di
intervenire nella struttura per procedere all’adeguamento alla normativa antisismica.
Azienda ULSS n. 3 Serenissima
Ospedale di Mestre (hub): adeguato al 100%
Ospedale di Venezia (spoke): adeguati i padiglioni Jona, Neurodermo e Canal al Pianto mediante il contratto
di project financing e in fase di adeguamento il padiglione Gaggia, rimangono numerosi padiglioni e in
particolare la zona monumentale da adeguare. Il complesso ospedaliero è sito in zona sismica 4.
Ospedale di Dolo (spoke): è in fase di realizzazione il nuovo Pronto Soccorso e alcune ristrutturazioni
interne. Nel complesso ospedaliero, sito in zona sismica 4, si è effettuata l’analisi di vulnerabilità sismica
del monoblocco che prevede, nell’intervento complessivo di adeguamento alla normativa sismica, la
demolizione controllata di 3 piani.
Ospedale di Chioggia (spoke): sono stati recentemente completati interventi per l’adeguamento della
struttura e quelli per la nuova terapia intensiva ed il servizio di cardiologia mentre sono in fase di
realizzazione ulteriori importanti interventi per l’adeguamento della struttura; la stessa necessita inoltre di
interventi di riqualificazione di interventi di miglioramento dei corpi di fabbrica ancillari oltre al
completamento dell’adeguamento sismico.
Ospedale di Mirano (spoke): la struttura sorge in zona sismica 4. Preliminarmente alla realizzazione di nuovi
interventi, si dovrà sviluppare la riorganizzazione funzionale degli spazi volta ad una razionalizzazione ed
ottimizzazione dell’utilizzo ai sensi della DGRV n. 2129/2016. Si evidenzia la necessità di interventi di
adeguamento sismico e antincendio.
Azienda ULSS n. 4 Veneto Orientale
Ospedale di San Donà di Piave (spoke): Attualmente sono in fase di realizzazione la nuova dialisi e Day
Surgery. La struttura, sita in zona sismica 3 necessita di interventi di adeguamento sismico e antincendio.
Ospedale di Portogruaro (spoke): La struttura, sita in zona sismica 3 necessita di interventi di adeguamento
sismico e antincendio.
Dgr n. 85 del 27/01/2020 Pagina 9 di 13
Azienda ULSS n. 5 Polesana
Ospedale di Rovigo (hub): la struttura, situata in zona sismica n.4, è stata analizzata ai sensi della DGR
2129/2016 per verificare la riorganizzazione funzionale degli spazi al fine di concentrare nei fabbricati
principali l’attività sanitaria strategica. Attualmente sono in corso interventi di riqualificazione funzionale e
il complesso ospedaliero necessita di interventi antisismici e antincendio. Sono stati recentemente completati
i lavori di adeguamento del reparto materno infantile e quelli di realizzazione del nuovo blocco travaglio
parto sala operatoria Ostetricia con adeguamento normativo e di sicurezza edilizio, tecnologico ed
impiantistico del 2° piano torre est mentre sono in corso ulteriori interventi di adeguamento normativo per
ulteriori 3 mln di euro. Si evidenzia la necessità di proseguire con interventi di adeguamento sismico e
antincendio da realizzarsi in più fasi.
Ospedale di Adria (spoke): la struttura, sita in zona sismica 4, è adeguata alla normativa sismica per circa il
60%. Gli interventi di adeguamento necessari riguardano principalmente il corpo di fabbrica denominato
“Vecchio Ospedale” che potranno essere definiti a seguito dell’aggiornamento del piano di riorganizzazione
funzionale previsto dalla DGRV n. 2129/2016 e coerente con la nuova programmazione.
Azienda ULSS n. 6 Euganea
Ospedale Schiavonia-Monselice (spoke): adeguata al 100%.
Ospedale di Camposampiero (spoke): è in fase di realizzazione la nuova elisuperficie che prevede il
miglioramento sismico del corpo di fabbrica sul quale insiste. La restante parte del complesso ospedaliero,
sito in zona sismica 3, necessita di interventi di adeguamento sismico e antincendio definibili a seguito
della redazione del piano di riorganizzazione funzionale previsto dalla DGRV 2129/2016 ed in coerenza con
la nuova programmazione.
Ospedale di Cittadella (spoke): nell’ospedale di Cittadella è stata realizzata la nuova piastra emergenze che
ospita il pronto soccorso, completato e in funzione, la terapia intensiva in corso di realizzazione e il blocco
operatorio da realizzarsi. La restante parte del complesso ospedaliero, sito in zona sismica 3, necessita di
interventi di adeguamento sismico e antincendio. Con parere CRITE del settembre 2018 è stato approvato il
piano di riorganizzazione funzionale che prevede la realizzazione di una nuova piastra degenze, la
demolizione di alcuni corpi di fabbrica e la ristrutturazione dei rimanenti edifici.
Ospedale di Piove di Sacco (spoke): il complesso ospedaliero, sito in zona sismica 4, necessita di interventi
di adeguamento sismico e antincendio definibili a seguito della redazione del piano di riorganizzazione
funzionale previsto dalla DGRV n. 2129/2016 e coerente con la nuova programmazione.
Azienda ULSS n. 7 Pedemontana
Ospedale di Santorso (spoke): adeguato al 100%.
Ospedale di Bassano del Grappa (spoke): la struttura ospedaliera, sita in zona sismica 3, necessita di
interventi di adeguamento alla normativa sismica e di interventi di completamento alla normativa
antincendio.
Azienda ULSS n. 8 Berica
Ospedale di Vicenza (hub): è attualmente in corso la progettazione per l’adeguamento delle sale operatorie e
della terapia intensiva mediante la ristrutturazione dell’Ex Seminario e di parte dell’edificio denominato “III
Lotto”. Sono altresì in corso gli interventi di adeguamento antincendio presso gli edifici “I e III Lotto”. La
struttura, sita in zona sismica 3 necessita sia di interventi antisismici che di interventi antincendio da
realizzarsi in più fasi.
Ospedale di Montecchio Maggiore-Arzignano (spoke): il nuovo ospedale unico di Arzignano e Montecchio
Maggiore è in fase di realizzazione. La fase 1^ è attualmente in corso di realizzazione, mentre è stato
approvato nel corso del 2019 il progetto esecutivo relativo alla fase 2^.
Azienda ULSS n. 9 Scaligera
Ospedale di Legnago (spoke): il complesso ospedaliero, sito in zona sismica 4, necessita di interventi di
adeguamento sismico e antincendio da realizzarsi in più fasi.
Ospedale di San Bonifacio (spoke): l’ospedale, sito in zona sismica 3, realizzato tra il 1998 ed il 2004 e
attivato nel 2005 al fine di rispettare pienamente la normativa antisismica necessita di interventi limitati e
puntuali.
Ospedale di Villafranca di Verona (spoke): adeguato al 100%.
Dgr n. 85 del 27/01/2020 Pagina 10 di 13
Istituto Oncologico Veneto
IOV – Ospedale Busonera (Padova): la struttura principale di Padova è adeguata alla normativa sismica e in
linea con l’adeguamento alla normativa antincendio definita dal DM 19/03/2015, rimangono da adeguare i
corpi limitrofi.
IOV – Ospedale di Castelfranco Veneto (Tv); l’attività dello IOV a Castelfranco Veneto si inserisce nel
complesso ospedaliero dello Spoke dell’Azienda Sanitaria n.2 Marca Trevigiana. Il complesso ospedaliero,
adeguato dal punto di vista antincendio, necessita di adeguamento sismico. E’ in corso la realizzazione dei
bunker per la radioterapia.
Azienda Ospedaliera di Padova
Ospedale di Padova (hub a valenza regionale/nazionale)
La DGRV n. 614/2019 prevede che il Nuovo Polo Ospedaliero di Padova sia costituito da due complessi:
Polo Giustiniani (769 posti letto) e Polo Padova Est (963 posti letto).
Attualmente presso il Polo Giustiniani sono in corso i lavori di completamento di ristrutturazione del
Policlinico ed è in corso di progettazione la nuova Pediatria mentre, per quanto riguarda il Polo di Padova
Est, è stata acquisita l’area ed è in fase di approvazione l’Accordo di Programma per la variante urbanistica
sia dell’area del Polo di Padova Est che del Polo Giustiniani.
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona
Ospedali di Borgo Roma e Borgo Trento a Verona (hub a valenza regionale/nazionale)
Borgo Trento: sono stati ultimati i lavori di realizzazione del Polo materno infantile ricompresi nel contratto
di project financing; rimane da programmarsi la ristrutturazione e l’adeguamento normativo delle strutture
esistenti non incluse nel contratto di project financing.
Borgo Roma: si stanno completando i lavori per la realizzazione del policlinico (outpatient clinic)
ricompresi nel contratto di project financing e i lavori finanziati con ulteriori fondi autorizzati (regionali e
aziendali). E’ in fase di avvio la gara per l’adeguamento alla normativa sismica del corpo principale. Si
dovranno successivamente programmare la ristrutturazione e adeguamento normativo delle strutture esistenti
e non incluse negli interventi di cui sopra. Si evidenzia la necessità di proseguire con interventi di
adeguamento sismico e antincendio.

 

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