“Con i porti chiusi in seguito all’emergenza Covid-19, il settore della pesca rischia un gravissimo contraccolpo. Parliamo di circa 12mila aziende e 28mila lavoratori. Il governo italiano e l’Unione europea – ha dichiarato oggi in una nota l’europarlamentare veneta della Lega Rosanna Conte, capogruppo per Identità e Democrazia nella Commissione Pesca – hanno gli strumenti per intervenire e devono farlo subito.”
Ha aggiunto poi: “E’ incomprensibile che, come denunciato dalle organizzazioni di categorie, la pesca sia stata esclusa dai provvedimenti dell’ultimo decreto dell’esecutivo. Servono fondi per assicurare la cassa integrazione e la sospensione degli oneri fiscali e contributivi, oltre ai pagamenti delle rate di mutui e prestiti.”