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EMERGENZA CORONAVIRUS. In Fvg confermate dal Governatore Fedriga le disposizioni già adottate fino al 3 aprile. Arrivano intanto dalla Cina 10 mila mascherine per i lavoratori del Porto di Trieste.

(LL) – Nulla cambia in Friuli Venezia Giulia rispetto al quadro già in vigore per quanto riguarda le decisioni già assunte la cui validità cesserà, salvo proroghe o ulteriori modifiche, il prossimo 3 aprile.

Lo ha affermato oggi il governatore Massimiliano Fedriga il quale ha pure emanato un’ordinanza per confermare, anche alla luce delle disposizioni contenute nel provvedimento approvato nella giornata di ieri dal Ministero della Salute, le misure assunte ancora lo scorso 1 marzo in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Nel frattempo lo stesso Fedriga e il vice governatore Riccardo Riccardi sono intervenuti in relazione all’avviso diramato ieri dalla Protezione Civile regionale ai fornitori di mascherine, anche senza marchio CE. “Per le mascherine da garantire al personale sanitario – hanno dichiarato –  continuiamo a insistere con lo Stato dal quale però dobbiamo riceverle. Per il resto della popolazione abbiamo ottenuto una deroga alle caratteristiche delle mascherine per poterle produrre in Friuli Venezia Giulia. L’obiettivo è di fornire, gratuitamente e prima possibile, a ciascun cittadino del Friuli Venezia Giulia due mascherine lavabili e riutilizzabili in grado di contenere particelle salivali e di ridurre quindi la diffusione del contagio da coronavirus”.
“Se da una parte – hanno spiegato Fedriga e Riccardi – stiamo facendo un pressing quotidiano sulla gestione commissariale per ottenere i dispositivi di protezione individuale destinati a far lavorare in sicurezza il personale sanitario, dall’altra è necessario che anche le persone che ogni giorno di recano al lavoro e gli stessi cittadini che escono per l’approvvigionamento del cibo o per motivi sanitari debbano essere dotati di dispositivi, in modo diverso rispetto a quelli previsti per il personale sanitario, ma in grado di contenere le particelle di saliva, come noto tra le prime cause di trasmissione del virus”.
L’avviso prevede che le mascherine siano riutilizzabili in quanto realizzate in materiale lavabile in soluzione allo 0,5% di ipoclorito di sodio a freddo per almeno 20 cicli senza perdita delle caratteristiche iniziali. “Con la produzione di mascherine che noi ci attendiamo di stimolare grazie a questo avviso e contando su una fornitura celere, l’auspicio – rendono noto – è di rifornire già dalla prossima settimana, attraverso i volontari della Protezione civile, tutti i cittadini in modo di limitare al massimo la possibilità di contagio”.

Sono 790 intanto le persone contagiate da coronavirus in Fvg, comprese anche quelle già guarite o decedute. Attualmente, secondo il bollettino della Protezione Civile, i positivi sono 666 rispetto ai 655 di ieri, mentre i decessi, che ieri erano 38, sono saliti a 42. Le persone ricoverate in ospedale sono 152, ovvero 9 in più rispetto a 24 ore fa, mentre i malati in terapia intensiva sono 37 (uno in meno).

Dalla Cina 10 mila mascherine per i lavoratori del Porto di Trieste. D’Agostino: “Grazie ai lavoratori che sono in prima linea per garantire il funzionamento del sistema logistico regionale

China Communications Construction Company ha donato al porto di Trieste 10 mila mascherine protettive. Sugli imballi un messaggio di solidarietà e incoraggiamento: “Nella stessa barca contro l’epidemia. In cuore viva sempre la nostra amicizia”. In un momento di difficoltà per il reperimento dei dispositivi protettivi, vince la generosità della Cina. “Ci siamo mobilitati subito per la ricerca del materiale sanitario protettivo, difficile da trovare in Europa – ha dichiarato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Zeno D’Agostino. “Grazie al supporto di CCCC siamo riusciti a far arrivare nel più breve tempo possibile le mascherine necessarie ai lavoratori”. CCCC si è fatta carico non solo della fornitura, ma anche  della spedizione via cargo aereo: un carico di 6 mila mascherine è partito da Pechino in due lotti da 3 mila pezzi. Il primo è già arrivato alla Torre del Lloyd ed è stato distribuito ai lavoratori, il secondo è stato sdoganato all’aeroporto di Venezia e arriverà nei prossimi giorni a Trieste. Successivamente verrà spedita l’ultima parte. Il porto di Trieste mantiene dunque la piena operatività, nonostante l’emergenza del Coronavirus. “Di questo dobbiamo ringraziare i lavoratori e la comunità portuale e tutti quelli che sono in prima linea, impegnandosi quotidianamente nel porto e nel sistema logistico regionale” ha rimarcato D’Agostino.“I traffici non si sono fermati. Continuano ad attraccare le navi  provenienti dal Mediterraneo e dal Far East, anche se vi è stata una rimodulazione dei servizi oceanici”.  “Stiamo facendo il possibile per reagire a questa emergenza. Abbiamo adottato tutte le misure specifiche per assicurare la tutela e la salute dei lavoratori e, al contempo, il regolare svolgimento delle attività portuali”.

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