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CORONAVIRUS. In FVG leggero aumento dei casi positivi e dei decessi in Fvg, ma aumentano i clinicamente guariti

Sono 1.501 i casi accertati positivi al Coronavirus in Friuli Venezia Giulia, con un incremento di 21 unità rispetto a ieri. I guariti in totale sono 102, mentre i clinicamente guariti (persone senza più sintomi ma non ancora negativi al tampone) sono 183.

Sono 9 i decessi in più rispetto alla comunicazione di ieri, che portano a 107 il numero complessivo di morti da Covid-19. Il dato più alto è quello registrato nell’area di Trieste con 57 decessi, seguito da Udine 34, Pordenone 14 e Gorizia 2.
Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi, dalla sede operativa di Palmanova, evidenziando che l’ex provincia più colpita è quella di Udine con 524 casi, seguita da Trieste con 494, Pordenone con 383 e Gorizia con 91. A queste persone se ne aggiungono 9 non residenti in Friuli Venezia Giulia.

Sono 60, una in meno di ieri, le persone che attualmente si trovano in terapia intensiva, mentre i pazienti ricoverati in altri reparti risultano essere 229. Infine coloro che si trovano in isolamento domiciliare sono 820.

Riccardi nel frattempo ha proseguito negli incontri in videoconferenza con i sindaci collegandosi oggi con i primi cittadini dell’Ambito Livenza-Cansiglio-Cavallo, al fine di aggiornarli in maniera trasparente sull’evoluzione dell’emergenza e di garantire risposte alle problematiche dei territori.

“In Friuli Venezia Giulia, nonostante la situazione di emergenza in cui ci troviamo, – ha sottolineato il vicegovernatore – i trend dei contagi e della mortalità sono i migliori del Nord Italia, sia per l’applicazione rigorosa di misure restrittive ancora prima che ci fossero casi accertati, sia per il grande sforzo compiuto da tutto il sistema sanitario regionale”.

Riccardi ha evidenziato che “i primi cittadini sono importanti nella gestione di questa crisi, perché solo mantenendo la massima collaborazione istituzionale potremo superarla. Lo sforzo compiuto dalla Regione è molto ampio e non investe solo le tematiche sanitarie e di Protezione civile: infatti sono stati adottati provvedimenti a tutela dei soggetti più fragili, come quelli che esonerano le famiglie dalla presentazione delle rendicontazioni relative ai costi sostenuti nell’assistenza alle persone anziane e disabili non autosufficienti e stabiliscono deroghe per le scadenze delle domande su contributi e sostegni”.

Il vicegovernatore ha spiegato che “quando il problema è emerso il Governo ha chiesto alle Regioni di aumentare del 50% i posti disponibili in terapia intensiva e di individuare una struttura ospedaliera per gli infetti da Covid-19. Noi abbiamo deciso di andare ben oltre quelle indicazioni; con risorse interne, abbiamo subito portato la disponibilità delle terapie intensive a 29 posto letto, per poi incrementarla ulteriormente fino a 75, con l’obiettivo di arrivare a breve a 100. Una scelta che ha consentito di gestire i pazienti della nostra regione e di dare un supporto alla Lombardia, accogliendo una decina di degenti”.
Rispondendo alle richieste dei sindaci, il vicegovernatore e il suo staff hanno precisato anche alcuni aspetti pratici legati alla gestione dei soggetti positivi al Coronavirus e di quelli che si trovano in isolamento, come ad esempio lo smaltimento dei rifiuti da loro prodotti. “In base alle indicazioni – ha detto Riccardi – i rifiuti degli infetti devono essere smaltiti nei contenitori della raccolta indifferenziata. Prima però devono essere inseriti in un doppio sacchetto per ridurre il rischio di contaminazioni esterne. Quest’ultimo deve poi essere posto nell’apposito bidoncino consegnato dal gestore della raccolta rifiuti e saranno gli stessi volontari, dotati di guanti e mascherina, a portare il contenuto del bidoncino nell’indifferenziata. Il tutto adottando provvedimenti che tutelino nel miglior modo possibile la privacy delle persone e in considerazione che tali obblighi terminano con la fine della quarantena”.

Riccardi ha quindi confermato ai primi cittadini che in merito alla riorganizzazione dei reparti ospedalieri in seguito all’emergenza “una volta terminata questa crisi verranno ripristinate le normali condizioni operative delle strutture”.

Il vicegovernatore ha inoltre ribadito che “la comunicazione dei dati sull’andamento dell’epidemia avverrà in maniera uniforme e con cadenza regolare, di modo che possano essere organizzati i servizi a supporto delle persone malate e di quelle in isolamento; ciò avverrà a partire proprio dalla consegna della spesa e dall’asporto dei rifiuti in sicurezza da parte dei volontari, degli operatori e del personale sanitario”.

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