(L.L.) Stop al pagamento del pedaggio per il personale sanitario che si sposta lungo la rete autostradale per esigenze lavorative legate all’emergenza Coronavirus. Una misura straordinaria concertata con il Ministero dei Trasporti e coordinata da Aiscat – l’associazione che riunisce tutte le Concessionarie autostradali – alla quale ha aderito anche Autovie Venete. Il personale sanitario che transita lungo l’autostrada nel tragitto casa – lavoro per prestare servizio durante l’emergenza sanitaria non dovrà quindi pagare il pedaggio fino al termine dell’emergenza sanitaria. Le agevolazioni interesseranno pure tutti i mezzi delle associazioni di volontariato di ambito sanitario che si spostano per questioni legate all’emergenza da Covid – 19.
Periodo di validità – La misura è già in vigore e sarà valida fino al termine dell’emergenza sanitaria.
Come richiedere l’esenzione – Il personale sanitario interessato a richiedere l’esenzione potrà farlo inviando un’autocertificazione – disponibile sul sito www.infoviaggiando.it e inoltrarla all’indirizzo mail agevolazionecovid19@aiscat.it Ai possessori di Telepass non saranno addebitati o (verranno successivamente stornati) i transiti oggetto di esenzione. Gli operatori senza Telepass invece potranno dichiarare al casello di essere in viaggio per motivi lavorativi legati all’emergenza. Riceveranno pertanto un rapporto di mancato pagamento che andrà inviato allo stesso indirizzo mail, insieme all’autocertificazione. Fino al termine dell’emergenza, verranno ampliate le esenzioni già in essere per le ambulanze: ogni tipo di ambulanza in transito per l’emergenza Coronavirus sarà esente dal pedaggio. Stesse modalità anche per tutti i mezzi delle associazioni di volontariato di ambito sanitario comandate dalle istituzioni che viaggiano per motivi legati al Covid – 19.
L’autocertificazione – I moduli da utilizzare sono tre, tutti scaricabili dal sito www.infoviaggiando.it uno di “annullamento di mancato pagamento per transiti effettuati da Operatori sanitari impegnati nell’emergenza sanitaria da Covid – 19”; uno di “non addebito dei pedaggi per transiti effettuati con Telepass da parte di Operatori sanitari impegnati nell’emergenza sanitaria da Covid – 19”; e uno dedicato ai veicoli delle Associazioni di Volontariato impegnati nell’emergenza sanitaria da Covid-19
Autostrade libere per gli operatori sanitari e le associazioni di volontariato in ambito sanitario impegnate nella difficile gestione dell’emergenza da Covid-19 anche sulla rete gestita da Cav – Concessioni Autostradali Venete che ha disposto, alla pari delle altre concessionarie, in l’esenzione del pagamento del pedaggio per tutti coloro che in queste settimane sono impegnati nell’emergenza epidemiologica e che hanno necessità di muoversi per motivi di servizio o lungo il percorso casa-lavoro. L’esenzione vale dunque, fino a quando non verrà dichiarata conclusa l’emergenza, anche sui tratti di A4 e A57 gestiti: Padova-Venezi e Passante di Mestre, percorsi ogni giorno dagli operatori che abitano e lavorano negli ospedali delle tre province di Venezia, Padova e Treviso. Per essere esentati dal pagamento del pedaggio ai caselli di Concessioni Autostradali Venete, è sufficiente che il personale sanitario invii un modulo di autocertificazione all’indirizzo e-mail agevolazionecovid19@aiscat.it. Ai possessori di Telepass non saranno addebitati, o verranno successivamente stornati, i transiti oggetto di esenzione, mentre gli operatori sanitari senza Telepass potranno dichiarare al casello di essere in viaggio per prestare servizio relativamente all’emergenza, premendo il pulsante per mettersi in comunicazione con il personale dell’autostrada e ricevendo un rapporto di mancato pagamento che andrà inviato allo stesso indirizzo e-mail, insieme al modulo di autocertificazione. Tutti i moduli sono scaricabili dal sito di Concessioni Autostradali Venete: www.cavspa.it.
«Facciamo anche noi la nostra parte, per quanto di nostra competenza – dichiara la Presidente di Concessioni Autostradali Venete Luisa Serato – in un momento così particolarmente delicato per il Paese e la nostra Regione, l’unico aiuto concreto che possiamo dare è facilitare gli spostamenti a chi non può restare a casa, come richiesto a tutti noi, perché impegnato a salvare vite in ospedale o prestare assistenza alla popolazione».