(LL) – “ Stiamo verificando la possibilità -spiega il presidente Maurizio Castagna – di far ripartire i cantieri della terza corsia, per eliminare il restringimento ancora presente sul terzo lotto Alvisopoli-Gonars. Su questo cantiere, già da oggi 6 aprile sono iniziate le attività per i lavori di asfaltatura, mentre nei prossimi giorni cominceranno anche gli interventi di piantumazione del verde e lo scavo – con impermeabilizzazione -dei “fossi di guardia” ovvero i canali di raccolta acque.” Lo ha sottolineato oggi il presidente di Autovie Venete Maurizio Castagna nel fare il punto della situazione sia per quanto i lavori che il traffico. I lavori sono stati sospesi lo scorso 13 marzo per due motivi come aveva spiegato il Rup enrico Razzini: il materiale che di fatto non arrivava più e la situazione psicologicamente difficile delle maestranze, la maggior parte delle quali provengono da Veneto, Lombardia e dal Sud che desideravano rientrare a casa visto l’incremento dei casi di corona virus. Inoltre alcune modalità di lavorazione, erano di difficile attuazione rispettando le misure di prevenzione
Nel primo sub lotto (Gonars – Nodo di Palmanova) del quarto lotto, i lavori di posa in opera delle barriere fono assorbenti comunque non si sono mai interrotti e da oggi sono parzialmente ripresi anche gli interventi di scavo delle aree di depurazione. Sul primo sub lotto Alvisopoli-Gonars, infine, attualmente è in corso l’attività propedeutica alla ripresa del cantiere prevista per dopo Pasqua. “C’è stata la massima disponibilità da parte delle imprese – ha affermato Castagna – che si sono impegnate a garantire il rispetto delle misure di sicurezza anche sul versante sanitario, misure che Autovie verifica costantemente attraverso i Cse (Coordinatori della Sicurezza in fase di Esecuzione)” “Ora più che mai – conclude – la collaborazione fra imprese e Autovie Venete è veramente totale”.
Nel fratte, il traffico ha fatto registrare un ulteriore calo nei primi giorni di aprile su tutta la rete, contrazione dovuta al fatto che sono molte le imprese chiuse e quindi anche il trasporto delle merci si riduce. La riduzione, nella settimana compresa fra lunedì 30 marzo e domenica 5 aprile – rispetto ad analogo periodo del 2019 – è stata, complessivamente, del 78,43%. Dagli 847 mila 515 veicoli dello scorso anno si è passato ai 182 mila 787 del 2020. Scorporando questi dati si conferma il “crollo” del traffico leggero: da 583 mila 11 transiti del 2019 ai 73 mila 823 ovvero l’87,34% in meno; più contenuto ma sempre notevole il calo di quello pesante: dai 264 mila 404 transiti del 2019 siamo scesi a 108 mila 964 di quest’anno con un decremento del 58,79%. I mezzi pesanti in transito trasportano prodotti indispensabili, dal carburante, all’ortofrutta, dal latte alle derrate alimentari, ma pure pezzi di ricambio o rifornimenti per le imprese che devono continuare a funzionare anche in questo periodo per garantire i servizi essenziali. Un piccolo esercito di autisti che non hanno potuto fermarsi e per i quali, sulla rete autostradale, molte aree di servizio sono rimaste aperte nonostante la clientela, tolti gli autisti e pochi altri lavoratori, sia praticamente scomparsa. Autovie Venete, fin dall’inizio dell’emergenza ha riorganizzato il personale, soprattutto quello “su strada” nel senso che si occupa degli impianti, dell’esazione, dell’assistenza, del centro radio informativo (che per maggior sicurezza degli operatori è stato suddiviso in due sedi diverse), delle manutenzioni indispensabili, delle tecnologie informatiche. In totale sono un centinaio di persone, la maggior parte delle quali lavorano sulle 24 ore: 8 sono gli operatori di sala radio; 48 gli esattori impegnati quotidianamente nei 15 caselli, una quindicina gli ausiliari al traffico e una decina gli operai, mentre 8 sono i tecnici degli impianti. Tre elettricisti 3 tecnici per telecamere e pannelli, 3 per le reti di telecomunicazioni si alternano durante il giorno. L’autostrada, infatti, deve essere sempre mantenuta in perfetta efficienza e in sicurezza, indipendentemente dai transiti. Durante questo periodo di scarso traffico, la società ha pianificato una serie di lavori di manutenzione che verranno effettuati anche di giorno – anziché soltanto di notte – sulle tratte della A28 (Porcia-Fontanafredda) e della A4 fra San Stino e Cessalto su entrambe le carreggiate. I lavori inizieranno martedì 14 e dureranno fino al 26 aprile. Oltre ai mezzi pesanti che si occupano del trasporto delle merci, in questo periodo sono numerosi anche i veicoli sanitari che si spostano in autostrada e proprio a questi ha pensato la Concessionaria, eliminando – per loro – il pedaggio nel tragitto casa lavoro. Il personale sanitario che si sposta lungo la rete autostradale fino al termine dell’emergenza quindi, non pagherà il pedaggio. Le agevolazioni interesseranno pure tutti i mezzi delle associazioni di volontariato di ambito sanitario che si spostano per questioni legate all’emergenza da Covid – 19.