(L.L.) Il diffondersi dell’infezione da Covid-19 rende sempre più pressante il problema di come rendere gli ambienti ospedalieri sicuri dal punto di vista della loro sanificazione.
L’azienda TSM – Technological Systems by Moro Srl di Fiume Veneto produttrice di macchine elettriche per le pulizie industriali ed urbane, ha voluto offrire il suo contributo al territorio, donando all’ Ospedale “Santa Maria degli Angeli” di Pordenone l’innovativa lavapavimenti verticale Willmop 50 Ecoray 50 dotata di sistema a raggi UV-C che porta ad ottenere risultati ancora più efficaci rispetto al tradizionale impiego di acqua e detergente comunemente usati a livello ospedaliero.
Willmop 50 è una lavapavimenti verticale estremamente leggera e maneggevole che unisce le elevate prestazioni di una lavasciuga pavimenti industriale con la flessibilità di un “mocio”. Dotata di un impugnatura ruotabile e inclinabile a 360° senza limiti, consente all’operatore di raggiungere anche gli spazi più stretti, tra i letti e i macchinari. La batteria al litio a ricarica rapida ne permette un uso continuativo.
Su Willmop 50 è stato sviluppato il sistema Ecoray per applicazioni ospedaliere, che oltre a lavare ed asciugare i pavimenti, li sanifica durante il passaggio, grazie all’emissione di raggi UV-C (260nm), aumentando la produttività delle operazioni di sanificazione degli ambienti. Infatti, l’esposizione ai raggi UV-C inattiva i microrganismi alterando la struttura e i legami molecolari del loro RNA (acido ribonucleico) o DNA (acido deossiribonucleico). Dopo l’esposizione ai raggi UV-C, il microorganismo muore senza lasciare progenie e di conseguenza la carica virale diminuisce rapidamente. Il dispositivo proposto da TSM all’ospedale pordenonese vuole contribuire alla sanificazione delle superfici calpestabili mediante l’uso del sistema Ecoray, permettendo di ottenere risultati superiori rispetto alla disinfezione tradizionale. Il sistema Ecoray a raggi UV-C è inoltre disponibile in altri modelli di lavasciuga pavimenti, anche uomo a bordo, per trattare superfici più grandi.
Nonostante al momento non sono disponibili test specifici sulla resistenza agli UV del Coronavirus SARS-Cov-2, gli UV-C sono stati già utilizzati con successo in precedenza. È infatti comprovata l’efficacia dei raggi ultravioletti nella disinfezione di aria e superfici da microrganismi molto più complessi e difficili da trattare rispetto a questo virus, come C. Difficile, Listeria, Staphylococcus, MRSA, o minacce ancora più temibili, come Ebola e Legionella. “La nostra è un’iniziativa doverosa di gratitudine a favore del nostro Ospedale di Pordenone per contribuire anche con le nostre macchine di pulizia a rafforzare la terapia intensiva – ha sottolineato Gianpietro Moro, presidente di TSM –. Abbiamo soluzioni valide ed efficaci e non mancheremo di metterle a disposizione per l’emergenza di questo periodo laddove più necessario. In una situazione di criticità diffusa siamo tutti egualmente chiamati a indirizzare i nostri sforzi per combattere questo nemico invisibile ed insidioso”.