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Cambio al vertice di Autovie Venete: a Maurizio Castagna subentra l’ex parlamentare di Forza Italia Maurizio Paniz

In Autovie Venete finisce l’era di Maurizio Castagna e inizia quella di Maurizio Paniz. Nell’assemblea tenutasi stamane a Trieste che prevedeva l’approvazione del bilancio riguardante il periodo compreso tra il 1 luglio e il 31 dicembre 2019 (che presenta un fatturato  pari a 109 milioni 988 mila euro e un utile – ante imposte – di 14 milioni 313 mila euro, mentre l’utile netto è di 5 milioni 638 mila euro) è stato infatti rinnovato il Consiglio di amministrazione con la nomina al vertice della concessionaria dell’ex parlamentare di Forza Italia, bellunese, che guiderà quindi la SpA in attesa del subentro nella gestione della rete della newco Società Autostradale Alto Adriatico che dovrebbe avvenire con i primi mesi del 2021. Quello dell’avvocato bellunese, berlusconiano di ferro, agli onori della cronaca in Friuli Venezia Giulia per essere stato il legale di Elvio Zornitta, l’ingegnere di Azzano Decimo accusato per lungo tempo di essere l’Unabomber del Nordest, è un nome di prestigio che era rimbalzato nei giorni scorsi a seguito di alcuni incontri riservati tenutisi tra i vertici regionali di Forza Italia e, comunque, l’indicazione sarebbe avvenuta, secondo indiscrezioni, dall’asse composto dalla coordinatrice forzista Sandra Savino e dal vice presidente della regione Riccardo Riccardi. Una nomina, peraltro, a sorpresa, anche perchè, seppur richiesta da Forza Italia, erano circolati altri nomi di esponenti friulani, ma alla fine la scelta è stata quella del professionista bellunese, peraltro impegnato a seguire i ricorsi di molti ex-parlamentari, tra cui alcuni del Friuli Venezia Giulia, contro il taglio dei vitalizi.

Resta ora da capire se Paniz assumerà il controllo totale della società, assumendo quindi anche l’eventuale carica di Amministratore Delegato com’era in precedenza per Maurizio Castagna, o se, piuttosto, sarà invece affiancato da in figura per tale ruolo, ancorchè indiscrezioni interne farebbero prevedere il possibile ripristino nell’organigramma aziendale del Direttore Generale con il “ritorno” quindi in tale “casella” dell’attuale Direttore operativo Enrico Razzini, non a caso ritenuto “riccardiano” di ferro. Non è comunque escluso che lo stesso Paniz possa poi subentrerà alla guida proprio della newco nel momento cui scadrà l’impegno dell’attuale amministratore unico Anna De Pasquale in occasione dell’assemblea di bilancio del prossimo anno. Singolare curiosità poi il fatto sia presidente che vice presidente siano entrambi veneti dato che Luca Zaia ha riconfermato nuovamente il Cda il suo fedelissimo Tiziano Bembo, dirigente del gruppo consiliare della Lega, che andrà quindi a ricoprire, appunto, la carica della vicepresidenza. Gli altri tre componenti del nuovo Cda sono i leghisti Zorro Grattoni (geometra, già candidato alle ultime regionali e non eletto, oltre che componente del Cda di Autovie Venete nei primi anni ’90) e Laura D’Orlando (candidata e non eletta alle comunali di Tolmezzo dove attualmente svolge l’incarico di capogruppo, nonché la tolmezzina Elisa Faccin, architetto, figlia di Albino Faccin, già componente per alcuni anni del Cda della SpA, che sarebbe stata indicata dall’ex presidente della regione e attuale parlamentare Renzo Tondo.

A fare la proposta del nuovo Consiglio di amministrazione è stata la finanziaria regionale Friulia, presieduta dalla leghista Federica Seganti (peraltro già nel Cda della società a suo tempo proprio con lo stesso Grattoni), in quanto azionista di maggioranza. C’è da rilevare che la lista è stata approvata  con l’astensione di Generali Italia che, contrariamente ai consiglio precedenti, non ha ora all’interno alcun rappresentante (in quello uscente vi era il presidente di Banca Generale e di Genagricola, il portogruarese Giancarlo Fancel). Maurizio Castagna, che era stato direttore generale della società dal 1997 al 1999 prima di andare a gestire Actv Venezia, era stato indicato come presidente alla fine del 2013 quando alla guida della regione vi era il centrosinistra con presidente Debora Serracchiani, dopo di che era stato prorogato, alla pari degli altri consiglieri, per un paio di volte, e pareva che potesse esserci un’ulteriore proroga al fine di consentirgli di completare il passaggio tra Autovie Venete e la nuova società (come sembra fosse gradito al Governatore della regione Massimiliano Fedriga) ma alla fine tale ipotesi è rientrata dopo che Forza Italia ha deciso di accelerare i tempi, portando quindi al vertice della SpA una figura sicuramente di alto prestigio sotto l’aspetto professionale che, come detto in fase di ringraziamento da Maurizio Castagna, “troverà una società sana, ben strutturata e in equilibrio dal punto di vista finanziario”. “Con orgoglio – ha affermato l’ormai ex presidente – io e il consiglio lasciamo un’azienda in grado di superare anche questa fase di forte criticità perché dotata di tutte le risorse necessarie e degli strumenti adatti per affrontare il difficile momento”. Castagna ha poi rivolto un particolare ringraziamento a tutti gli Amministratori e i Sindaci, nonché ai direttori e a tutti i collaboratori per il lavoro svolto “ma soprattutto – ha dichiarato per aver contribuito a creare un clima di fattiva e intensa collaborazione che ha permesso di affrontare tematiche complesse con professionalità e competenza.”

L’assemblea, tenutasi con molti azionisti in videoconferenza, era stata aperta con la relazione dello stesso Castagna che ha sottolineato come, nel corso dell’esercizio, la Società oltre a proseguire nella gestione ordinaria della rete autostradale ha continuato a fornire il supporto tecnico-operativo-logistico al Commissario Delegato nella gestione dei cantieri già avviati “nonché – ha sottolineato – a garantire le coperture finanziarie delle iniziative intraprese per il superamento dello stato di emergenza, ancora in essere fino al 31 dicembre 2020”. Entrando nel dettaglio dei lavori di realizzazione della terza corsia, Castagna ha ricordato come il terzo lotto della A4 (nuovo ponte sul fiume Tagliamento – Gonars) sia ormai in dirittura d’arrivo, mentre la conclusione del tratto Gonars- Palmanova (primo lotto del quarto sub lotto Gonars – Villesse) è prevista entro la fine di quest’anno. Già operativo anche il cantiere del primo sub lotto Alvisopoli-Portogruaro del secondo lotto (Alvisopoli-San Donà di Piave) la cui conclusione è prevista per i primi mesi del 2021. “Il pieno rispetto dei cronoprogrammi e il positivo andamento delle lavorazioni – ha detto Castagna – ha consentito di aprire al traffico su tre corsie significative tratte autostradali”. “Oltre a ciò – ha proseguito, è stato dato impulso anche alla realizzazione dei lavori riguardanti i cavalcavia del secondo sub lotto del secondo lotto, il cui progetto esecutivo è già stato approvato avviando così l’iter per l’affidamento dei relativi lavori”. Secondo il presidente Castagna lo stop ai cantieri, dovuto all’emergenza Covid 19 “potrà realisticamente essere recuperato tenuto conto del consistente anticipo con cui le lavorazioni stavano procedendo, rispetto ai programmi, prima dell’epidemia”. Castagna si è poi soffermato sull’andamento del traffico che già nell’esercizio precedente aveva evidenziato un lieve calo “calo – ha sottolineato –  diventato drammatico a partire dal febbraio di quest’anno”.

Se dal punto di vista del risultato economico l’impatto “Covid19, quest’anno potrebbe essere assorbito, la questione si fa più delicata sul versante finanziario, perché il calo degli incassi da traffico potrebbe rendere necessario richiedere l’erogazione dei finanziamenti in essere con Banca Europea degli Investimenti e Cassa Depositi e Prestiti o, se ciò non fosse possibile, l’accesso a forme di finanziamento alternativo messe a disposizione dal Governo per rilanciare l’economia e l’occupazione. Tutto ciò però, potrà essere verificato solo nel momento in cui i flussi di traffico si saranno stabilizzati. Cosa significa questo? “Significa – chiarisce Castagna – che sarà necessario un attento monitoraggio dell’evoluzione della situazione prima di assumere qualsiasi nuovo impegno”. Più complesso lo scenario relativo alla NewCo Società Autostradale Alto Adriatico, il soggetto interamente pubblico costituito per poter ottenere la concessione per la gestione della rete. Inevitabili, infatti, le ricadute del calo del traffico il cui impatto negativo potrebbe compromettere l’equilibrio economico-finanziario della nuova Concessione, rendendo necessaria la revisione dell’accordo di cooperazione sottoscritto fra i Ministeri e le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto.

 


Lucio Leonardelli

Giornalista

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