(LL) – «Gli investimenti nell’ultimo esercizio hanno permesso, una volta entrati nella fase imprevedibile che stiamo vivendo, di affrontare con maggiore serenità lo tsunami scatenato dall’emergenza Covid, che ha coinvolto pesantemente anche il nostro settore e inevitabilmente avrà ripercussioni nell’esercizio corrente. Ancora una volta, l’aver saputo operare con lungimiranza in tempi non sospetti, ci ha permesso di rimanere in carreggiata nella tempesta, consentendoci di affrontare le difficoltà del momento senza troppi problemi e con rinnovata fiducia nel futuro».
Così la presidente Luisa Serato ha commentato il bilancio 2019 approvato all’unanimità dagli azionisti di Cav – Concessioni Autostradali Venete e che chiude con un utile netto di 27 milioni di euro (+15,4% rispetto al 2018) e risorse da destinare al Sistema Paese superiori a 56 milioni di euro, come risultanza della somma delle imposte versate e dei ricavi totalmente reinvestiti in Veneto.
Con riferimento all’anno precedente, il valore della produzione è stato incrementato di 3,3 milioni, raggiungendo il record di 166,2 milioni di euro. Nel corso dell’esercizio 2019, oltre ad estinguere definitivamente il finanziamento subordinato con ANAS, la Concessionaria ha ulteriormente ridotto il debito residuo del Project Bond a 620,5 milioni di euro.
La Presidente ha rilevato che per il 2019 “si è registrato un incremento dello 0,87% dei veicoli per l’intera tratta autostradale e un calo del 23,70% dell’incidentalità e del 24,04% della sinistrosità (rapporto tra numero di incidenti e chilometri complessivamente percorsi).”
«Sul nostro territorio – ha aggiunto l’AD Ugo Dibennardo, rappresentante di Anas – sono transitati, nel 2019, oltre 12 milioni di visitatori. Investire nel futuro ci ha consentito di operare in continuità (lavorativa, prestazionale e di pagamenti) anche durante l’emergenza, per la quale abbiamo subito istituito anche la totale esenzione dal pagamento del pedaggio per gli operatori impegnati in prima linea sul fronte sanitario. È così che tutti gli investimenti effettuati nel 2019 si sono resi, proprio durante l’attuale lockdown, particolarmente efficaci. Il filosofo Hans Jonas nell’affrontare il complesso ed attualissimo rapporto tra tecnica ed etica introdusse, nel 1979, il “principio di responsabilità” che, nel nostro agire societario, abbiamo preso l’impegno di portare avanti, continuando a voler offrire servizi di eccellenza al Sistema Italia».
Nella relazione di bilancio viene poi evidenziato che considerevoli investimenti effettuati hanno consentito inoltre l’attivazione di sistemi ad alta tecnologia, tra i quali si segnalano l’automatica e continua sistematizzazione di AINOP, il database per il monitoraggio nazionale delle opere d’arte (gallerie, viadotti, ponti) e la realizzazione di sistemi di smart-road.
“La rilevanza di tali scelte gestionali – ha rimarcato la Presidente Serato, rappresentante della Regione Veneto – sta continuando ad apportare significativi effetti positivi in termini di sicurezza, interazione strada-veicolo, produzione di energia elettrica con fonti rinnovabili, distribuzione di ricariche elettriche, introduzione del sistema di pesata dinamica dei mezzi in transito, oltre che di monitoraggio da remoto dei veicoli e delle opere d’arte. Una società smart dunque, con un’attenzione massima al presente e una visione precisa del futuro: investire nella sicurezza, nell’interconnessione e nelle tecnologie al servizio dell’utenza. “