(LL) – Cominciano ad esserci segnali di ripresa sulle autostrade del Veneto del Friuli Venezia Giulia dopo i drastici cali registrati nei mesi di febbraio e marzo per effetto del Covid-19. Sulla rete gestita da Autovie Venete, secondo quanto reso noto dalla concessionaria, gli ultimi dato hanno confermato il recupero nella ripresa dei transiti, considerando che il punto più basso si era verificato nella settimana compresa tra il 30 marzo e il 5 marzo quando i transiti registrati sono stati 182 mila 787 a fronte degli 847 mila 515 del 2019, con una flessione del 78,43%. Da quella data è cominciata una lenta ma costante ripresa che, a partire dal 20 aprile si è fatta più intensa.Nella settimana compresa fra il 4 e il 10 maggio, i transiti sono stati complessivamente 394 mila 605, una cifra ancora lontana dagli 863 mila 821 registrati nello stesso periodo del 2019, ma in ogni caso confortante perché conferma il trend di recupero. Sono i mezzi pesanti a crescere di più: nell’ultima settimana i transiti sono stati 193 mila 793 rispetto ai 270 mila 153 del 2019, mentre per quanto riguarda i veicoli leggeri il dato attuale – 200 mila 812 – è ancora molto basso; nel 2019 nello stesso periodo i transiti erano pari a 598 mila 686 veicoli. Situazione positiva anche per quanto riguarda la Cav, Concessioni Autostradali Venete, sugli oltre 70 chilometri di tratte autostradali gestite dalla società (Passante e Tangenziale di Mestre, Raccordo tra la A57 e l’aeroporto Marco Polo di Venezia) con una una diminuzione dei transiti pari al 69,76% tra il mese di aprile 2019 e quello di quest’anno (che sale al 74,01% prendendo in considerazione la settimana dal 13 al 19 aprile), divario che si abbassa al 53,08% confrontando il periodo dal primo al 14 maggio dei due anni, e un progressivo aumento del volume di traffico in queste settimane. Il dato infatti è alquanto significativo con +45,37% negli ultimi quattro giorni rispetto allo stesso periodo di due settimane fa e un ulteriore aumento del 5,96% da lunedì scorso a ieri. “Questi dati – ha commentato l’assessore alle infrastrutture e trasporti della Regione del Veneto, Elisa De Berti – confermano che nel Veneto, ormai dal 10 aprile, quando il Governo decise di riaprire molte imprese e concesse il silenzio-assenso alle richieste di deroga, il lockdown ce lo stiamo lasciando alle spalle e che, con le doverose cautele, avendo sempre come priorità la salvaguardia della salute dei cittadini e dei lavoratori, la ripartenza è già iniziata. Emerge evidentemente come i transiti stiano gradualmente crescendo: negli ultimi quattro giorni si segnala un +7,19% dei veicoli leggeri e un +4,18% dei mezzi pesanti rispetto alle stesse giornate della settimana scorsa. Per i primi l’incremento deriva anche dalle condizioni di maggior sicurezza, sul piano del distanziamento sociale, che l’auto propria offre in alternativa all’utilizzo del trasporto pubblico; per i mezzi pesanti, invece, si tratta di indicatore della ripresa delle attività commerciali e produttive”. “Se tutti faranno il proprio dovere e si atterranno alle essenziali prescrizioni di sicurezza – ha concluso De Berti –, il percorso intrapreso dalla Regione e dal Presidente Zaia ci condurrà a un sempre maggior avvicinamento alla normalità, nella consapevolezza che con questo virus dobbiamo imparare a convivere ancora per tempo. Solo così potremo affrontare la crisi economica causata dalla pandemia e guardare al futuro con rinnovata fiducia”.