Settembre di grande ripartenza a Venezia e in Veneto. La città da Formula uno del turismo culturale è ansiosa di tornare a girare ai livelli pre-Covid, malgrado le incertezze sul contagio e i rischi, i disagi e le complicazioni che ancora esistono soprattutto prr i mezzi pubblici locali, e i viaggi con aerei, navi, treni, pullman.
In tempi di magra c’è chi fra le prime rinunce mette proprio l’arte e la cultura, anche se andare a vedere un bel museo o una mostra interessante costa spesso come un aperitivo o poco più. Ma a Venezia c’è molto da vedere anche gratis. Ecco una selezione, che è anche un piccolo omaggio a Philippe Daverio, il critico e divulgatore culturale recentemente scomparso che si è speso molto per promuovere la gratuità dell’arte come antidoto alla commercializzazione della cultura.
L’ORO DI PLESSI. Dalle finestre del Museo Correr in piazza San Marco a Venezia “sgorgano” le video cascate di Fabrizio Plessi della mostra “L’età dell’Oro” (fino al 15 novembre). Info sull’ingresso al Correr e agli altri Musei Civici di Venezia su correr.visitmuve.it
OCEAN SPACE. Fino al 29 novembre nella ex Chiesa di San Lorenzo a Castello trasformata in un suggestivo ambito espositivo, la mostra “Territorial Agency: Oceans in Transformation”, curata da Daniela Zymann, documenta una ricerca interdisciplinare durata tre anni e commissionata da TBA21–Academy a Territorial Agency, lo studio fondato dagli architetti John Palmesino e Ann-Sofi Rönnskog. La mostra è ospitata da Ocean Space, il forum artistico, di ricerca, sensibilizzazione e sostegno agli oceani, aperto nel 2019 e guidato da TBA21–Academy proprio a Venezia, uno dei luoghi-simbolo mondiali della minaccia della crescita dei livelli marini, come si è visto drammaticamente nel novembre scorso con l’acqua alta che ha colpito la città lagunare, raggiungendo il secondo livello più elevato del secolo: 187 centimetri sul medio mare.
VENICE GLASS WEEK. Nell’ambito della “Settimana del vetro” dal 5 al 13 settembre a Venezia è tutto un brulicare di iniziative legate al prodotto muranese per eccellenza. In totale sono in calendario 101 esposizioni e decine di spettacoli e proiezioni, dimostrazioni, laboratori, premi ed eventi speciali moltissimi dei quali ad ingresso libero e generalmente previa prenotazione e con l’adozione di misure anti-Covid. Fra gli eventi che si protraggono oltre il 13 settembre ne segnaliamo due in particolare.
LE STANZE DEL VETRO. È dedicata all’influenza veneziana/muranese sullo Studio Glass Americano la mostra d’autunno de “Le stanze del vetro”, dal 6 settembre al 10 gennaio 2021 nelle sale espositive dell’isola di San Giorgio Maggiore, per iniziativa della Fondazione G. Cini e di Pentagram Stiftung. La mostra curata da Tina Oldknow e William Warmus presenta 155 tra vasi, sculture e installazioni in vetro realizzate da 60 maestri americani e veneziani: un’occasione senza precedenti per esaminare e confrontare l’influenza tecnica ed estetica delle produzioni del vetro veneziano sullo Studio Glass, movimento artistico nato alla fine degli anni 60 del Novecento in Usa che si è proposto di far nascere, accanto e a partire dalle produzioni industriali americane dei vetri standardizzati e di consumo, pezzi unici e piccole produzioni d’autore, prendendo a modello proprio Murano e i suoi maestri. La presenza di artisti americani nelle fornaci d’ altra parte ha favorito in quegli anni il rinnovamento della produzione lagunare promosso da maestri vetrai come Pino Signoretto e Lino Tagliapietra.

La mostra alla Marinaressa dell’European Cultural Center
MAN IN THE GLASS. Ritratti fotografici impressi sul vetro, pezzi unici nati dalla collaborazione delle fornaci Nason-Moretti, Schiavon Art Team e Barovier &Toso con il maestro polacco della fotografia Marcin Gierat, che utilizza tecniche fotografiche ottocentesche. Nell’ambito della mostra di Zuecca Projects, nello Squero Castello (Salizada Streta 369) a cura di Marica Denora e Alessandro Possati, viene presentato un video di Illumina Film realizzato da Gierat e Possati, sulla quotidianità del lavoro dei maestri vetrai di Murano. Fino al 10 ottobre, da mercoledì a domenica ore 10-13 e 14-18.
EUROPEAN CULTURAL CENTER. Lo slittamento al 2021, causa Covid, della Biennale Architettura proprio nella ricorrenza dei 125 anni dalla sua fondazione, non ha scoraggiato l’ECC dall’organizzare la sua tradizionale grande mostra collaterale, sia pure in versione ridotta, tenendo chiuse le sedi di Palazzo Mora (nei pressi della Ca’ d’Oro) e Ca’ Bembo (vicino al ponte di Rialto). Nei due giardinetti della Marinaressa, affacciati sulla Riva dei 7 Martiri e sul Bacino di San Marco, aperti al pubblico, gli artisti selezionati dall’European Cultural Center con le loro opere esposte sotto gli alberi e lungo i vialetti, nel verde, testimoniano l’influenza dell’arte e del design nella vita quotidiana di comunità. Open Space è un progetto interdisciplinare che coinvolge artisti, architetti e designer che presentano sculture ed installazioni piccole e grandi. In un periodo di instabilità globale senza precedenti, l’esposizione invita i visitatori a riflettere sul senso delle opere esposre in relazione agli spazi pubblici urbani. Aperto tutti i giorni (10-18) fino al 16 febbraio 2021.
VENEZIA ANNO ZERO. Il cortometraggio Venezia Anno Zero (13 minuti) di Andrea Morucchio, artista veneziano noto soprattutto per le riproduzioni “a pixel” di opere famose ricomponendo micro-frammenti di antichi mosaici, sarà presentato il 10 settembre dalle ore 11 alle 20, nell’ambito dell’open day della Bottega Cini by The Merchant of Venice, Dorsoduro 862 Venezia. Il film sarà presentato alla Mostra del Cinema, nella sala Regione Veneto hotel Excelsior Lido, l’11 settembre. Morucchio ha riunito riprese e immagini magiche e uniche di una Venezia “sospesa”, immobile e vuota nei mesi del lockdown dell’emergenza Covid tra metà marzo e metà maggio. L’improvviso stop al turismo di massa e alla frenesia quotidiana fanno riaffiorare la spirituale e arcana bellezza della laguna e dei canali urbani.
BEVILACQUA LA MASA. Fino al 30 settembre la Fondazione Bevilacqua La Masa ospita la personale dell’artista svizzera Alessandra Beltrame dal titolo “In Fabula”, a cura di Eraldo Mauro e Stefano Cecchetto (lunedì-venerdì ore 10-17), nella bella sede di Palazzetto Tito, a due passi dal Ponte dei Pugni e da Campo S. Margherita. L’artista si rifà alla tradizione del ricamo domestico
veneto-friulana e alla elaborata tradizione sangallese del famoso pizzo per “vestire” oggetti e pannelli di cuoi dorati, con soggetti a volte ludici, fiabeschi, e altre volte drammatici.
IMAGINA CAFÈ. Sempre al Ponte dei Pugni nel sestiere Dorsoduro e sempre fino al 30 settembre si può fare una visita alla serie di ritratti espressionisti di Piero Beretta ( a cura di Roberta Reali) esposti da Imagina Cafè, un locale “di tendenza” di Rio Terà Canal che ospita mostre d’arte.
LARTIGUE AI TRE OCI. Fra le mostre a pagamento (13 euro intero, con riduzioni su treoci.org vedi menu e info) segnaliamo nella pittoresca Casa dei Tre Oci alla Giudecca “L’invenzione della felicità”: 120 immagini fra l’800 e il 900 del pioniere dell’arte fotografica Henri Lartigue (1894-1986) da mercoledì a domenica ore 11-19, fino al 10 gennaio.
CHAGALL A ROVIGO. Lasciando Venezia, ricordiamo infine a Rovigo (Palazzo Roverella) dal 19 settembre al 17 gennaio, la mostra su Marc Chagall “Anche la mia Russia mi amerà” a cura di Claudia Zevi: 70 dipinti su tela o su carta, con due serie di incisioni e acqueforti sul tema della sofferente nostalgia dell’artista. Ingresso 12 euro, previste riduzioni (8 euro) e gratuiti: info www.palazzoroverella.com o tel. 0425 460093.

Maurizio Cerruti
Giornalista