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Torna a casa il Campanile di San Marco

Importante evento storico archeologico. Lido Oro Benon insieme all’Università Ca’ Foscari Venezia e alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna. Esperti a disposizione della cittadinanza per valutare i reperti restituiti dal mare.

Si sta registrando notevole interesse pubblico. Nei primi tre giorni di apertura delle prenotazioni sul sito https://elparondecasa.net è stato raggiunto il 70% dei posti disponibili. L’evento si terrà la mattina e il pomeriggio del 7 novembre presso la Sala dell’Hotel Belvedere al centro del Lido di Venezia in Piazzale Santa Maria Elisabetta.

Da questo link di WeTransfer https://we.tl/t-1P5r92jb0D (oppure in allegato) sono scaricabili foto di mattoni e cocci antichi restituiti dal mare alla spiaggia del Lido di Venezia. In alcune immagini si vedono laterizi che stanno ancora incastrati nella barriera di scogli nella spiaggia davanti all’oasi naturalistica di San Nicoletto.

Riprende con un evento di Public History e Archaeology il progetto, riconosciuto da Venezia 1600, nato con i ritrovamenti in spiaggia di mattoni del campanile di San Marco crollato il 14 luglio 1902 e le cui macerie furono sparse in Adriatico davanti al Lido di Venezia.

Grazie ad una iniziativa del progetto culturale educativo “El Paron de Casa” ideato da Lido Oro Benon, e sviluppato in Convenzione con il Dipartimento di Studi Umanistici e in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, sarà possibile far esaminare gli oggetti ritrovati ad un gruppo di esperti dell’Università Ca’ Foscari Venezia.

All’evento saranno presenti i funzionari archeologi della Soprintendenza e i docenti di Ca’ Foscari di Storia Romana e Topografia Antica, accompagnati da studenti e dottorandi di Archeologia e Scienze e Conservazione e Tecnologie per la conservazione dei Beni Culturali.

DOMENICA 7 NOVEMBRE analisi e studio dei reperti che restituisce il mare. Lido di Venezia, Sala Hotel Belvedere. Piazzale Santa Maria Elisabetta. Gli appuntamenti disponibili saranno della durata di 20 minuti ciascuno la mattina dalle 10.30 alle 12.30 e il pomeriggio dalle 14.30 alle 16.30. I reperti di valore storico archeologico saranno inventariati e oggetto di una mostra.

Con soddisfazione si sottolinea l’ampia collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna che con la sua supervisione consentirà di trasformare un’azione di cittadinanza in dati spendibili per la ricerca e per la conoscenza del territorio. L’idea di partenza è quella di avvicinare i cittadini, di capire insieme cosa è stato raccolto e far conoscere nel contempo le leggi che normano la tutela dei beni culturali per far comprendere alla cittadinanza come trattare tali materiali.

Lo spirito dell’iniziativa è infatti quello di capire i motivi profondi e identitari per cui i reperti spiaggiati vengono raccolti e offrire un’occasione di conoscenza aggiornata ai cittadini, nel contempo contribuendo a segnalare i ritrovamenti che, se pur possibilmente antichi, risultano di difficile inquadramento.

Cecilia Rossi, Funzionario Archeologo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, sottolinea che si tratta di “un’importante occasione per sensibilizzare alla tutela del nostro patrimonio culturale”.

Vittorio Baroni, presidente di Lido Oro Benon, evidenzia “l’innovativa formula di cooperazione socioculturale scientifica a tre assieme a Università e Soprintendenza nell’interesse pubblico per dare ancora più valore ai territori, le isole e il mare”.

Lorenzo Calvelli, Professore Associato di Storia romana a Ca’ Foscari, ricorda che la storia del campanile di San Marco riassume simbolicamente tutta la vicenda millenaria di Venezia: “Il ‘paron de casa’ costituisce un campo di indagine privilegiato, il cui studio deve coinvolgere scienziati esperti di diverse discipline e la cittadinanza stessa”.

Diego Calaon, Professore Associato di Topografia Antica, evidenzia come successo e la partecipazione dei cittadini al progetto, tanto quanto l’adesione della Soprintendenza all’azione proposta, ci insegni che anche in Italia sono maturi i tempi per affacciarsi ad un approccio innovativo nella ricerca e nella gestione del patrimonio archeologico, dove attraverso azioni di Citizen Science le comunità e i singoli possono avere un ruolo di protagonisti nel “scegliere” come approcciarsi al proprio passato e alla sua memoria.

TOCHETIN – La bambina Gigeta è la mascotte del progetto disegnata da Valerio Held. Nel 1902, dopo aver gettato in mare il primo degli oltre 1.200.000 mattoni delle macerie, Gigeta si era tenuta in tasca un “tochetin”, cioè un pezzettino del Campanile. Era figlia del pittore Angelo Alessandri, amico di Giacomo Boni e discepolo di John Ruskin.

TOCHETON – Il celebre Salvatore Arbib aveva salvato il più grande pezzo esistente del Campanile di San Marco (5 tonnellate). Il “tocheton”, nome coniato con il progetto El Paron de Casa collegato il “tochetin”, è conservato a Venezia nel giardino di Palazzo Berlendis dietro a Campo Santa Margherita.

AGENDA 2030 – Le attività del progetto sono orientate da cinque Obiettivi di Agenda 2030: 4 (Istruzione di qualità); 5 (Parità di genere); 11 (Città e comunità sostenibili); 12 (Consumo e produzione responsabili); 13 (Lotta contro il cambiamento climatico).

ANNIVERSARI – Il progetto El Paron de Casa è impostato su tre importanti anniversari: 1600 anni (421-2021) dalla Fondazione di Venezia; 120 anni del crollo del Campanile di San Marco (1902-2022); 110 anni (1912-2022) dall’inaugurazione del Campanile riedificato.

IL MARE – L’importanza del mare è fondamentale perché riceve e riconsegna i materiali del Campanile di San Marco. Il mare sarà celebrato in due date proprio all’inizio del Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile. La prima data, lunedì 11 aprile 2022, ci metterà in rete a livello nazionale con la Giornata del Mare e della cultura marinara. La seconda data è venerdì 20 maggio 2022 Giornata Europea del Mare.

PROMOTORI E COLLABORAZIONI – Il progetto è curato da un team di autori e collaboratori di Lido Oro Benon e l’Università Ca’ Foscari Venezia Dipartimento di Studi Umanistici, in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, sostenuti da istituzioni, enti ed imprese. Collaborazione e patrocinio della Procuratoria di San Marco, Ordine Ingegneri Venezia, Confindustria Venezia, Archivio Vittorio Cini con riconoscimento di Venezia 1600 e Veneto Sostenibile. Edison è il partner per la Sostenibilità. Sponsor e supporter Meneghetti l’orafo di Venezia, Istituti Vicenza formazione, Caffè Florian Venezia 1720, Mitilla la cozza di Pellestrina, Pasticceria Milady, Pachuka Beach Club, La Pagoda, AVM SpA, Cooperativa Guide Turistiche di Venezia, Club della Gondola e delle attività remiere, Venezia360. Si ringraziano per la collaborazione i Dirigenti Scolatici partecipanti, la Presidente del Consiglio Comunale di Venezia, Assessori e Presidenti delle Municipalità della Città di Venezia, il Comitato Venezia 1600.

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