Paolo Cochi, reporter, documentarista e scrittore, è uno dei maggiori studiosi e conoscitori dell’ormai tristemente noto cold-case “il Mostro di Firenze”. Autore di un reportage televisivo della durata di 8 ore, suddiviso in 6 episodi, ha trasposto in un volume, giunto ormai alla terza edizione (la più recente aggiornata al 2020) la cosiddetta “inchiesta infinita”. Nel volume, edito dalla padovana Runa, l’autore indaga sugli 8 duplici delitti che hanno sconvolto e terrorizzato un’intera Italia e trasformato la campagna fiorentina in un vero e proprio macabro scenario. Si è detto e sentito tutto e di più attorno al caso, che ad oggi è rimasto ancora privo di un vero e proprio colpevole, ma il volume di Cochi, come da sottotitolo, va al di là di ogni ragionevole dubbio. Difatti, a distanza di oltre mezzo secolo dal primo omicidio che segna decenni d’indagine e una scia di sangue che ha seminato almeno 16 vittime, per la prima volta la macabra vicenda viene raccontata in 530 pagine attraverso i verbali, i rapporti giudiziari e gli atti ufficiali, evidenziando elementi rimasti inediti e che, come evidenzia la criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone nella prefazione, “incrinano le uniche certezze giudiziarie” e riapre di fatto il caso. Cochi, protagonista della rassegna GIALLO BERICO (18-19 febbraio 2022), nel corso della quale ha presentato la versione ridotta del suo documentario e il suo libro, porta alla luce quindi un’altra verità, che smonta una a una le dichiarazioni del testimone reo confesso Lotti, raccontando un’indagine nuova, diversa, che delinea il profilo del “vero” mostro attraverso i nuovi sviluppi investigativi. Avvincente, mozza il fiato.

Alessia Urrata