Un quarto di secolo di storia editoriale, più di 100 episodi tra romanzi, romanzi brevi, racconti e miniserie che fanno di Stephen Gunn (per i più, l’autore de Il Professionista) un unicum nell’editoria popolare italiana. E se questo è un dato di fatto, la scrittura a firma del suo stesso autore, al secolo Stefano Di Marino, di un saggio attraverso il quale si vuole raccontare l’ideazione, la nascita e lo sviluppo di uno dei più noti personaggi della narrativa popolare, è il fatto in sé. Certamente degno di nota. Già solo per essere, ad oggi, un vero e proprio testamento lasciatoci in eredità dallo scrittore milanese, morto suicida nell’agosto 2021.
Un risultato del quale egli stesso andava fiero, come da quarta di copertina de IO SONO IL PROFESSIONISTA, tenuto conto dello status di un mercato al collasso e, non da ultimo, per il lungo percorso costruito con le sole sue forze. Un’opera assolutamente autoreferenziale, che attraverso l’analisi del fenomeno e del successo riscosso in edicola dal Professionista, dal lontano ’95 nella collana Segretissimo, mira a raccontare il lungo e per niente facile viaggio nello straordinario mondo della spy-story di Stefano Di Marino.
L’autore milanese ha lanciato una vera e propria sfida alla letteratura mondiale, facendosi spazio, in un genere che mescola avventura, azione, erotismo, intrighi e geopolitica, sotto il nome di Chance Renard, personaggio amato dai lettori e che attraverso questo volumetto, edito da Bloodbuster, potrete conoscere come mai sinora. E lo potrete fare attraverso le parole del suo stesso genio creativo, autore prolifico che ha lasciato un vuoto incolmabile nella narrativa italiana.
Non potevamo conoscere in maniera migliore Stefano Di Marino, al quale dobbiamo molto e, oltre che per la sua prolifica attività letteraria consegnataci, anche e soprattutto per questo volumetto imperdibile.

Alessia Urrata