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Torna “10.000 ore di solidarietà”. I più giovani impegnati per la cura dei beni comuni

Si apre con sabato 2 aprile un fine settimana dedicato alla promozione del volontariato tra i giovani. Il Centro Servizio Volontariato di Padova e Rovigo, la Pastorale cittadina giovani della Diocesi con il patrocinio del Comune di Padova propongono a Padova la sesta edizione dell’iniziativa “10.000 ore di solidarietà” dopo due anni di sospensione forzata a causa del Covid.
Hanno risposto all’appello 180 ragazze e ragazzi tra i 15 e i 30 anni, con un’età media di 18 che nel corso della giornata di sabato 2 aprile saranno impegnati in più associazioni del territorio di Padova città e provincia mentre domenica 3 aprile saranno coinvolti in un’attività di formazione sui temi del volontariato e dell’impegno sociale.

Una vera e propria full immersion per permettere ai più giovani di sperimentarsi in azioni concrete di tutela dei beni comuni e in azioni solidali in un contesto di gruppo.

I ragazzi partecipanti si sono infatti iscritti già in gruppo – sia gruppi scolastici che gruppi parrocchiali – o singolarmente e in quest’ultimo caso saranno inseriti in gruppi di coetanei.

Le attività in cui saranno coinvolti sono molto diverse, grazie alla disponibilità e all’originalità delle proposte degli enti accoglienti. Senza dubbio la parte principale è costituita da attività all’aperto di cura degli spazi comuni su cui saranno impegnati più di 30 ragazzi con la Cooperativa Il Sestante e un altro gruppo di 10 giovani con l’associazione Retake. La cura dello spazio pubblico sarà abbinata alla conoscenza della realtà delle Cucine Economiche Popolari (CEP) grazie alla sinergia tra CEP e l’associazione L’orto di Marco. Un gruppo classe dell’Istituto Alberti parteciperà ad una esperienza di scambio intergenerazionale con gli anziani ospiti della Fondazione OIC affiancati dai volontari dell’associazione V.a.d.a. Civitas Vitae. E ancora l’associazione S.Egidio di Padova coinvolgerà i ragazzi nella preparazione della cena per le persone senza dimora. Spostandosi fuori città l’associazione Sine Modo di Tribano che si occupa di accoglienza e reinserimento sociale di persone in situazione di disagio si farà aiutare dai ragazzi nella realizzazione di un video informativo sulle proprie attività, a Polverara l’associazione La città degli Asini coinvolgerà i partecipanti nelle attività di preparazione degli spazi e degli animali per i laboratori di interventi assistiti con gli animali e pet therapy. L’OPSA, uno degli enti che partecipa all’iniziativa dalla sua prima edizione, accoglierà nei propri spazi un gruppo di ragazzi dell’Istituto Cattaneo di Monselice per avvicinarli al tema della disabilità. Infine due attività di cura degli spazi verdi al Parco delle Farfalle e al Campo dei Girasoli saranno rimandate a sabato 9 aprile a causa del tempo incerto.
L’edizione di quest’anno è stata lanciata come segno di ripartenza e la risposta che abbiamo avuto dalle ragazze e dai ragazzi ci ha davvero stupito – spiega Luca Marcon, presidente del CSV di Padova e Rovigo –. E’ chiaro che i nostri giovani hanno desiderio e bisogno di ritornare ad azioni di socialità e di concretezza, il segnale che ci arriva dalla loro adesione è evidente e il volontariato può essere uno strumento fondamentale per questa ricerca di socialità. “10.000 ore di solidarietà” è un progetto unico nel suo genere in Italia ed è una occasione per fare entrare nel vivo del volontariato i ragazzi, senza dimenticare la parte ludica e di condivisione in gruppo dell’esperienza. La domenica mattina infatti i ragazzi si troveranno al Parco Fistomba in via Ognissanti per confrontarsi sull’esperienza vissuta sabato, attraverso giochi e attività d’animazione. Colgo l’occasione per ringraziare anche tutti gli insegnanti e gli animatori parrocchiali che hanno aderito a questa proposta e le associazioni accoglienti, un ulteriore importante segnale che il CSV di Padova e Rovigo sta lavorando sulla strada giusta verso la costruzione di una comunità educante”.

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