Il miele di Barena, il Riso di Grumolo delle Abbadesse, i ‘bisi’ di Colognola ai Colli, il fagiolo Roviotto del Polesine, il Mais Marano e Bianco Perla sono solo alcuni dei prodotti bandiera della tipicita’ veneta. La Giornata della Biodiversità festeggia gli agricoltori protagonisti della custodia di varietà e razze in via d’estinzione.
Un impegno capillare quello dei produttori che conservano 418 tipicità antiche a livello nazionale. I “Sigilli di Campagna Amica’ censiti dall’Osservatorio sulla biodiversità istituito dal comitato scientifico di Campagna Amica – spiega Coldiretti – sono prodotti rari che posseggono caratteristiche assolutamente preziose che il mondo contadino ha sapientemente custodito contro l’omologazione e la banalizzazione. In testa alla classifica dei prodotti salvati dall’estinzione ci sono ortaggi, legumi e cereali (il 44% del totale), seguiti da salumi e formaggi ottenuti da 55 razze tutelate (30%), frutta (16%), olio extravergine d’oliva e vino (7%) e miele (3%).
La biodiversità non è solo una ricorrenza stabilita dall’Onu – commenta Coldiretti – è un’azione di recupero che si deve in Italia ai nuovi sbocchi commerciali creati dai mercati degli agricoltori e dalle fattorie di Campagna Amica attivi in tutte le Regioni e che hanno offerto opportunità economiche agli allevatori e ai coltivatori di varietà e razze a rischio di estinzione che altrimenti non sarebbero mai sopravvissute alle regole delle moderne forme di distribuzione.La difesa della biodiversità non ha solo contenuto naturalistico ma – sottolinea la Coldiretti – è anche il vero valore aggiunto delle produzioni agricole Made in Italy. Investire sulla distintività – conclude la Coldiretti – è una condizione necessaria per le imprese agricole di distinguersi in termini di qualità delle produzioni e affrontare così il mercato globalizzato salvaguardando, difendendo e creando sistemi economici locali attorno al significato del cibo.