(A.U.) E dopo quello dedicato ad Ennio Morricone, maestro indiscusso della musica mondiale come anche del cinema, ecco arrivare un altro documentario degno di nota e dedicato al regista, l’unico, che proprio assieme a Morricone ha segnato la storia facendo dell’Italia la patria di quel cinema a stelle e strisce che ha visto, nel Western con protagonista Clint Eastwood, il suo punto più alto.
Francesco Zippel ci presenta con Sergio Leone: l’italiano che inventò l’America un ritratto intimo e inedito del grande regista che rivoluzionò il cinema.
Denso di materiale inedito e testimonianze di prim’ordine, su tutte quella di Eastwood, alla quale seguono quelle di pezzi da 90 quali Tarantino, Scorsese, Chazelle e Spielberg, per citarne alcuni, il racconto non si limita a una ricostruzione cronologica della filmografia del regista, ma mira a indagarne le ragioni più profonde.
Non mancano ovviamente le testimonianze delle persone a lui più vicine, come la sua famiglia, a comporre un puzzle narrativo unico e solido, che fa di Leone un cineasta lungimirante e innovativo come pochi, scovatore di talenti straordinari e vero maestro di quel cinema che fu. Un manifesto della settima arte.